Il mostro di Corso Europa
06 Novembre 2012 17:14
Gentilissimi, con questo scritto intendo condividere alcune mie riflessioni sulla situazione edilizia cittadina, in relazione a quanto riportato (sito del Comune di Piacenza) nel documento preliminare per le proposte per il nuovo PSC (Piano strutturale comunale) in cui si dice che, per frenare il consumo di territorio agricolo, non saranno previsti ampliamenti della città (la città rimane dentro i limiti della tangenziale) e io aggiungo: “Meno male che a nord confiniamo con il Po”.
Penso che questo limite sia già troppo, infatti basta darsi un’occhiata intorno, sia in centro che nella periferia, per vedere un’altissima percentuale di case disabitate, palazzine, palazzi nuovi con appartamenti invenduti, edifici industriali vuoti, altri in costruzione privi di una destinazione reale, alcuni, addirittura, abbandonati in fase costruttiva, come, per esempio, quello che io chiamo il “MOSTRO” che da parecchi anni, con il suo mastodontico scheletro, incombe su Corso Europa.
La nostra città conta poco più di centomila abitanti, un numero inferiore a quello raggiunto (110.000) nel periodo di massima espansione demografica recente, e cioè nel decennio 1970-’80, poi la popolazione ha continuato a diminuire. Dunque, numeri alla mano, secondo me non serve questo continuo consumo di aree verdi, ma urge una politica che, ristrutturando, anche con agevolazioni fiscali, recuperi l’esistente, quando sia possibile o lo sostituisca con il nuovo, con il fine di dare alla città un aspetto ordinato e pulito. Le dimensioni di Piacenza sono infatti tali da consentire, dopo quella viabilistica, anche una urgente riqualificazione urbanistica, che, con i tempi che corrono, potrebbe anche servire a creare nuovi posti di lavoro. Basta con le speculazioni edilizie!
Luigi Miserotti
© Copyright 2024 Editoriale Libertà