Palazzetti dello sport, lettera aperta di ginnaste deluse
15 Maggio 2014 13:22
Lettera aperta di un gruppo di ginnaste amareggiate di tutto quello che sta succedendo nella questione Palabanca e delle risposte ricevute dal Comune per la mancanza di un palazzetto per il loro saggio.
Eccoci qua. Noi della ginnastica, noi sport minore (nel senso che ci dedichiamo ai minori) che dobbiamo lasciare lo spazio alle squadre che fanno attività di alto livello, squadre che non possono allenarsi in un palazzetto diverso, anche se più grande perché le luci sono diverse, che riempiono gli spalti di pubblico pagante, che sono molto più importanti di noi.
Noi che dobbiamo allenarci in una palestra scolastica, che non sappiamo mai se la scuola ce la lascia prima o dopo le 18, che appena si alza il livello del Po si allaga, che forse non avremo neanche più quella perché “non potete arrangiarvi in un’altra palestra anche se è larga 12 metri? Dove siete voi devo metterci il minibasket!”
Noi che non sappiamo ancora dove faremo il saggio di fine anno, che non sappiamo neanche la data perché nonostante il Palasport sia stato prenotato 8 mesi fa, vengono prima i play off di basket e infrasettimanalmente si devono allenare proprio lì: poveri, non vorrete che poi perdano!
Non ci auguriamo che perdano, per l’amor del cielo, ma con tutto quello che sta succedendo in questi giorni, occorrerebbe tenere a mente che questi grandi sport scintillanti sono sempre a rischio caduta improvvisa, se viene meno lo sponsor.
Se da una parte diamo atto al Comune di attivarsi per risolvere questa situazione contingente (Copra Elior e Rebecchi Nordmeccanica) è fondamentale che non si perdano di vista le realtà sportive giovanili come la nostra; quindi, per favore, diteci quando possiamo fare il saggio al Palasport: anche noi ne abbiamo il diritto, anche noi riempiamo le tribune, ma a titolo gratuito.
E’ forse questa la differenza?A.S.D. Edilcoop QT8
© Copyright 2024 Editoriale Libertà