Quasi 43 milioni per migliorare le infrastrutture irrigue nella provincia
17 Luglio 2019 15:44
Quasi 43 milioni di euro per nuovi invasi per la raccolta e l’accumulo di acqua. Ma anche per l’estensione e l’efficientamento della rete delle condotte irrigue e il potenziamento degli impianti di derivazione e sollevamento.
Pioggia di soldi sulla nostra provincia, grazie al maxi-piano di investimenti da oltre 215 milioni di euro per il potenziamento e la modernizzazione delle infrastrutture irrigue al servizio dell’agricoltura emiliano-romagnola, frutto della collaborazione tra Regione Emilia Romagna e Consorzi di bonifica, che sono anche i soggetti chiamati alla realizzazione della maggior parte degli interventi.
Nella nostra provincia, le opere previste sono sei.
La prima riguarda l’Arda, precisamente il miglioramento del sistema di adduzione e distribuzione per il risparmio idrico e per l’efficientamento dell’uso della risorsa a fini agricoli tra Fiorenzuola, Alseno e Castell’Arquato.
Poi la traversa Mirafiori sul Trebbia tra Rivergaro e Gazzola, il recupero di volume utile alla diga di Mignano (Vernasca) con la rimozione dei materiali decantati sul fondo dell’invaso e la manutenzione straordinaria degli organi di scarico profondo, il nuovo impianto di sollevamento a Ronchi di Caorso sul torrente Chiavenna per fini irrigui ed ambientali e la realizzazione di un invaso ad uso plurimo a Fabbiano di Borgonovo, sul Tidone.
Tutti interventi realizzati dal Consorzio di Bonifica, mentre il Consorzio di scopo Vecchio Mulino si farà carico a Borgonovo del progetto di realizzazione di invaso e reti di distribuzione collettiva a Mulino del Corvo.
Tutti gli interventi in programma, spiega la Regione, sono esecutivi o hanno già superato lo step della progettazione definitiva e sono pertanto da considerare cantierabili, secondo un dettagliato cronoprogramma che prevede il completamento dei lavori, con scadenze differenziate, entro i prossimi tre-quattro anni.
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