Da Confesercenti Piacenza tante proposte per la città, dai parcheggi alla movida

24 Settembre 2024 09:00

Terminata l’estate riprende pienamente il ciclo della quotidianità. Parliamo con Fabrizio Samuelli, direttore di Confesercenti Piacenza per un quadro generale.
Samuelli, che estate è stata?
«Molto particolare per l’aspetto meteorologico con relative conseguenze per le imprese del settore».
A cosa si riferisce?
«Ai dati in chiaroscuro per il settore della moda ma anche per quanto attiene il turismo che ha rallentato l’espansione. Anche se il nostro territorio continua a presentare dati in controtendenza. Ed è stata anche un’estate di proposte e rivendicazioni».
Di che tipo?
«Abbiamo sensibilizzato tutti i soggetti pubblici e associativi interessati sul tema del proliferare, ormai senza termine, di vari fenomeni di aggregazione (feste, sagre, incontri) organizzati da un numero sempre maggiore di soggetti che molto spesso agiscono in modo distorsivo rispetto alle ortodosse dinamiche. Provocando, a nostro avviso, una evidente concorrenza sleale».
Sappiamo di un certo fermento anche legato al tema parcheggi.
«Indubbiamente è fortemente sentito e di interesse per la categoria. Da tantissimi anni risulta evidente come la zona nord di Piacenza presenti un numero limitato di posti. E questo è un problema perché incide, anche fortemente, sulle potenzialità delle attività economiche (commercianti, bar – ristoranti, artigianato di servizio) che gravitano in quella zona».
Non ci risulta che però abbiate assunto una posizione netta sul progetto di piazza Cittadella.
«Vero. Nel nostro interno vi sono visioni diverse. Resta comunque il tema indicato in precedenza. C’è un indiscutibile problema che deve essere risolto, a prescindere da una soluzione o l’altra. È indubbio che contestualmente si deve lavorare anche per modificare le abitudini delle persone orientandole verso forme più ambientaliste. Anche se prima occorre fronteggiare la contingenza».
Cosa intende?
«Che il contemporaneo combinato disposto APU e cantiere di piazza Cittadella andrà ulteriormente ad influire sulla accessibilità della zona nord della città. Per tali motivi riteniamo che servano interventi straordinari temporanei ma immediati che abbiamo già esposto all’Amministrazione».
Ce li potrebbe sintetizzare?
«Per il diurno le aree militari prossime a piazza Cittadella così come il parziale utilizzo di via Maculani. Entrambe le soluzioni debbono sottostare a concessioni esterne (vedi Ministero Difesa per l’uno e Sovrintendenza per l’altro). L’auspicio è che non abbiano il sopravvento veti e preclusioni ideologiche. Di questo va dato atto che il Comune si sta muovendo con il massimo impegno, anche per reperire soluzioni alternative».
Ha parlato di diurno. Esiste anche un’altra proposta?
«Sì, in quanto i locali serali, la cosiddetta movida, presentano esigenze diverse. Per loro stiamo lavorando sia per cercare di prolungare gli orari di alcuni posteggi custoditi che per ulteriori proposte».
Quali?
«Ad esempio creare una zona adibita a parcheggio in parte di piazza Sant’Antonino e il prolungamento dell’orario delle strisce blu per alcuni stalli sino alle 24,00».
Parlando di locali notturni, la cosiddetta movida, ogni anno monta la polemica sul rumore.
«Si tratta di una difficile coesistenza tra il legittimo divertimento garantito da diverse imprese del settore e l’altrettanto legittimo diritto al riposo e alla tranquillità. Non dimentichiamoci che la recente connotazione a città universitaria varia anche l’approccio».
Anche in questo caso avete idee?
«Stiamo per presentare una richiesta all’Amministrazione comunale con una proposta per un prolungamento dell’orario per somministrare all’esterno garantendo però la presenza di steward e un’autodisciplina per lo spegnimento delle luci, una chiusura completa, allo stesso orario da parte di tutti i locali».

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