Paesaggio: al Politecnico a Piacenza un centro dedicato a formazione e ricerca
26 Marzo 2025 07:00
Built Environment and Landscape Design Studio, a.a. 2018-2019, Seminario finale di discussione dei progetti (Fotografia di Paolo Romanò)Dal prossimo anno accademico il Polo di Piacenza arricchirà la propria offerta formativa con un’importante novità.
«Da settembre sarà attiva la laurea magistrale in inglese in Landscape Architecture – Land Landscape Heritage» ci spiega il Prof. Dario Zaninelli, Prorettore del Politecnico di Milano con delega per il Polo Territoriale di Piacenza.
«Nel panorama dei nostri corsi di laurea magistrale in Architettura – continua il Prof. Zaninelli – dall’anno accademico 2025/2026 saranno quindi offerti in lingua inglese sia il corso di laurea magistrale in Landscape Architecture – Land Landscape Heritage (LLH) (classe LM3) che il corso di laurea magistrale in Sustainable Architecture and Landscape Design (SALD) (classe LM4). A settembre 2025 sarà attivata la prima annualità della laurea magistrale in Landscape Architecture – Land Landscape Heritage, mentre la seconda sarà attivata a partire dall’anno accademico successivo».
Le novità del corso
«Questo nuovo corso di laurea magistrale va quindi ad aggiungersi alla già presente laurea magistrale in Sustainable Architecture and Landscape Design, anch’essa erogata in lingua inglese. Al centro del percorso di formazione della laurea magistrale in Landscape Architecture – Land Landscape Heritage vi è il progetto di paesaggio nei suoi elementi costitutivi: gli spazi aperti naturali e antropici, il patrimonio costruito, le infrastrutture; il corso fa quindi propri gli obiettivi di protezione, gestione e riqualificzione del paesaggio della Convenzione Europea del Paesaggio».
«Il corso di laurea magistrale in Landscape Architecture – Land Landscape Heritage forma progettisti capace di integrare entro una visione coerente la complessità dei saperi necessari a progettare e gestire le trasformazioni del paesaggio contemporaneo, nella consapevolezza dei diversi aspetti estetici, tecnico funzionali, gestionali. Complessivamente per i corsi di laurea magistrale in Architettura presso il Polo Territoriale di Piacenza da settembre saranno offerti ogni anno circa 200 posti, di cui circa 80 per il corso Landscape Architecture – Land Landscape Heritage (25 riservati a studenti UE e 55 riservati a studenti extra-UE )».
«Indubbiamente – conclude il Prof. Zaninelli – a Piacenza giungeranno ancor più studenti internazionali, attratti dai nostri corsi di laurea magistrale erogati totalmente in lingua inglese».
Professionisti a tutto tondo
«Obiettivo principale del corso di Laurea magistrale in Landscape Architecture – Land Landscape Heritage è la formazione di una figura professionale in grado di integrare, intorno alla specifica competenza del progetto di paesaggio, i molti saperi oggi necessari per progettare e gestire le trasformazioni dei paesaggi e dei territori contemporanei: saperi che vanno dall’architettura all’urbanistica, all’agronomia e le scienze forestali, all’ingegneria idraulica e delle infrastrutture, all’ecologia, alle scienze sociali e l’economia».
Così il Prof. Federico Zanfi, coordinatore del corso di laurea magistrale in Landscape Architecture – Land Landscape Heritage introduce gli aspetti caratterizzanti il percorso formativo.
«Questo significa formare una figura di progettista con una identità riconoscibile e una solida preparazione tecnica – continua Zanfi – ma al contempo anche poliedrico e riflessivo, in grado di dialogare con una molteplicità di altre figure e di comprendere appieno le caratteristiche ambientali, storiche e sociali dei contesti nei quali è chiamato a intervenire. In tal senso si può cogliere come il percorso di formazione di una figura professionale siffatta trovi nel Politecnico di Milano, un Ateneo nato nel XIX secolo sotto il segno dell’integrazione tra scienza e cultura, tra sfera tecnica e sfera umanistica, un ambiente ideale per svilupparsi. Questi obiettivi si riflettono nella struttura del corso, che è caratterizzato da un forte taglio interdisciplinare e che vuole valorizzare la pluralità dei profili degli studenti ammessi».

Landscape Design Studio 2, professori F. Garofalo e C. Geroldi, a.a. 2021-22, Progetto degli studenti N. Carl Pauline, M. Ferri, C. Forghieri, B. Kobak, Y. Zhang
La didattica
«La didattica si articola in quattro semestri – spiega il docente – distribuiti su due annualità, nei quali si alternano insegnamenti teorici e laboratori di progettazione (uno per semestre, con docenti afferenti a diverse discipline che lavorano insieme) in cui gli studenti si esercitano a tradurre in soluzioni spaziali concrete i contenuti teorici appresi e sono sollecitati a sviluppare capacità relazionali e di collaborazione in équipe».
«I campi di applicazione affrontati negli insegnamenti teorici e nei laboratori di progettazione spaziano, a titolo di esempio, dal recupero ambientale di territori compromessi alla rigenerazione delle periferie urbane, dalla forestazione urbana alla cura e la conservazione dei paesaggi e giardini storici, dal disegno di parchi urbani e spazi pubblici alla gestione di grandi spazi agricoli e di parchi naturali, dal progetto di paesaggio integrato con le opere di gestione del rischio idrogeologico nei bacini fluviali e lungo le coste alle infrastrutture cicloturistiche. In tal senso il territorio italiano, con la sua ricca articolazione geomorfologica, le sue qualità e le sue crescenti fragilità viene inteso come un campo di sperimentazione privilegiato per il progetto di paesaggio contemporaneo e consente agli studenti di cimentarsi con problemi progettuali di notevole complessità e interesse, anche con riferimento a specifici territori dell’Emilia-Romagna».
Le prospettive professionali per il futuro
«Il corso di laurea – conclude il Prof. Zanfi – ha poi una dimensione fortemente internazionale (con una percentuale di studenti extra UE prossima al 70% e diversi Visiting professor coinvolti nell’insegnamento) e fa riferimento a un mercato del lavoro globale in cui la figura del paesaggista è precisamente riconosciuta e sempre più richiesta. Resta, d’altra parte, pienamente confermata l’importanza della formazione del paesaggista del contesto italiano, un ruolo riconosciuto dagli ordini nazionali degli Architetti Conservatori Paesaggisti e Pianificatori la cui presenza nei gruppi di progettazione multidisciplinari, negli studi e nelle società di progettazione con ruoli specifici è in rapido rafforzamento, certamente oggi più solido anche rispetto a un recente passato».
Specializzazione intorno ai temi del paesaggio
La compresenza a Piacenza dei corsi di laurea magistrale in Landscape Architecture – Land Landscape Heritage (LM3-LLH) e in Sustainable Architecture and Landscape Design (LM4-SALD) è proposta con l’obiettivo di costruire presso il Polo Territoriale di Piacenza un centro di rilevo nazionale per la formazione e la ricerca sui temi del paesaggio.
L’evidenza delle questioni ambientali, la progettazione integrata del paesaggio e delle infrastrutture, la cura e la rigenerazione del patrimonio storico e paesaggistico, la mobilità lenta e il turismo, i cambiamenti dei paesaggi agrari e forestali, la produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso impianti solari ed eolici, sono temi che richiedono figure professionali capaci di trattare insieme questioni progettuali, gestionali e organizzative, tecniche e culturali.
Per affrontare con il più alto livello di competenza queste problematiche all’interno dei processi di trasformazione delle città, dei territori e dei paesaggi, sono offerti questi due distinti percorsi formativi, tra i quali potranno instaurarsi sinergie e collaborazioni. I due percorsi sono diversi per i requisiti di ammissione richiesti e per il titolo che rilasciano: alla LM3-LLH sono ammessi laureati in Architettura, Urbanistica, Ingegneria civile e ambientale, Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali, che alla fine del percorso ottengono il titolo di Paesaggista, ovvero di esperto di architettura del paesaggio; alla LM4-SALD sono ammessi laureati triennali in Architettura che alla fine del percorso ottengono il titolo di Architetto, con una particolare sensibilità per affrontare anche la relazione tra le architetture e i paesaggi.
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