“Arte & Sapori”, il mare in via Boselli
Di Giorgio Lambri 17 Febbraio 2022 17:31
Non è l’abito che fa il monaco. E non è la facciata che fa il ristorante. Visto da fuori, con l’insegna luminosa e la struttura da villetta a schiera, “Arte & Sapori” non esercita un particolare appeal.
Ma basta entrare per trovarsi in un’atmosfera luminosa e piacevole, basta sedersi per verificare la qualificata gentilezza del personale e basta assaggiare qualcosa per rendersi conto che la scelta è stata quella giusta. Sono arrivato al desco di questo locale – all’estrema propaggine di via Boselli, quasi all’imbocco di via Beati – grazie al passaparola di amici fidati. E’ molto “gettonato” per la pausa pranzo, ma parecchio frequentato anche dalla clientela serale. La cucina è essenzialmente quella di pesce con qualche piccola concessione “carnivora”.
Il menù è particolarmente interessante e il rapporto qualità-prezzo più che corretto. Grandi tende bianche isolano l’esterno del fabbricato, l’arredamento è sobriamente elegante. Al tavolo compaiono subito pane e tarallucci e una bottiglia di olio toscano; personalmente con il pesce preferisco i più delicati liguri o gardesani, ma devo dire che questo è un biologico assolutamente non invasivo.
L’offerta delle entrée si divide in crudi di mare e antipasti classici. Dalla prima opzione ho selezionato e apprezzato una “cheesecake di focaccia ai cereali, burrata e gambero rosso” (18€) molto fresca e piacevole. Disponibili anche i plateau di carpacci (17€), crostacei (23€) e misti (27€), la poke-bowl con tonno e avocado (15€), vari tipi di tartare (gambero rosso e ananas, tonno, salmone e mazzancole fruit de la passion (dai 12 ai 18€), ostriche su richiesta. Degli antipasti canonici ho testato il “polpo arrostito con crema di zucca, pomodorini confit e polvere di olive taggiasche” (15€) croccante e gustoso, un bell’arcobaleno di sapori. In carta pure la canonica “insalata di mare” (14€), “gratinato misto” (16€), “capesante alla piastra su crema di carote (16€), “code di gamberi in pastella su crema di avocado” (15€), “alici marinate” (10€), “impepata di cozze” (13€) e “prosciutto crudo e scaglie di grana” (12€).
Tra i primi si distinguono per equilibrio e avvolgenza i “ravioli ripieni di crostacei e burrata” (18€) mentre il “risotto all’astice, champagne e granella di pistacchio” (22€) si è rivelato intenzionalmente ottimo, ma con una cottura un po’ eccessiva del riso (immagino per un occasionale incidente di percorso). Ho particolarmente gradito anche gli stuzzicanti “paccheri con ragù di gamberi su crema di zucca e guanciale croccante” (17€). E ho carpito ottime referenze da amici gourmet dello “spaghetto alle vongole veraci” (15€) e dei “tagliolini di solo tuorlo ai frutti di mare” (16€). Mi incuriosivano anche i “pisarei con spada, carciofi e olive taggiasche” (16€) e in carta sono comunque presenti anche i “tortelli burro e salvia” (10€).
Degli otto secondi in carta ho verificato solo l’ottima “tagliata di tonno in crosta di nocciole con salsa di yogurt greco ed erba cipollina” (17€). Completavano l’offerta due evergreen come il “fritto misto” (16€) e la “grigliata” (27€), l’orata o branzino al forno, alla griglia oppure alla ligure (17€), il “rombo alla griglia con zucchine trifolate” (25€), la “zuppa di pesce” (25€), il trancio di spada alla griglia o alla siciliana (17€) e la tagliata di manzo (16€). Dalla ricca offerta finale di dessert, sorbetti e gelati ho selezionato un morbido e paffuto “tiramisù al pistacchio” (6€).
Bene la carta dei vini, che è di poche pagine ma contiene tutto quello che ci si deve aspettare da un ristorante di pesce tra bollicine e bianchi fermi, con un’intelligente “rappresentativa” delle produzioni locali. E infine è arrivato il “conto”, onestamente appropriato per la qualità delle portate e del servizio.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà