Badagnano, una discarica |a cielo aperto scatena le proteste dei residenti
Redazione Online
22 febbraio 2025|49 giorni fa

Badagnano di Carpaneto, è un piccolo borgo immerso nella campagna piacentina, dove la tranquillità dovrebbe regnare sovrana. Eppure, da oltre quindici anni, la comunità locale si trova a fronteggiare una situazione di degrado che ha scatenato tensioni sempre più difficili da sanare. La storia inizia con l’arrivo di una famiglia di origine egiziana, che acquista una casa all’ingresso del paese. Ben presto, nei pressi dell’abitazione cominciano ad accumularsi rottami e materiali vari, visibili a chiunque passi lungo la strada principale. Gli animali da cortile allevati senza recinzioni adeguate vagano liberamente, causando disagi ai vicini. Infine, durante la notte, dall’abitazione provengono odori forti, insopportabili, quasi bruciassero rifiuti plastici, dannosi per l’ambiente.
I residenti hanno iniziato tentando di dialogare con la famiglia, ma ogni tentativo di mediazione è finita con l’inasprire dei rapporti. Le segnalazioni alla Polizia locale e ai carabinieri si moltiplicano, ma gli interventi risultano inefficaci. Una comunità esasperata, ma decisa a portare avanti la propria posizione.
Sedici residenti hanno così chiesto udienza al sindaco Andrea Arfani, incontrato ieri mattina. L’amministrazione ha deciso di valutare un intervento di bonifica che potrebbe costare decine di migliaia di euro: “Possiamo rimuovere solo ciò che crea pericolo per igiene e salute” spiega Arfani, mentre la possibilità di un intervento più drastico sembra ancora lontana: “Se li trovassimo a bruciare rifiuti o macellare animali, potremmo intervenire con più pesantezza. Ma se arriviamo e troviamo solo i resti, siamo con le mani legate”.
“Nessuno chiede l’allontanamento, ma solo il rispetto di un minimo di decoro e ordine”, aggiunge un residente.
Ora si attende un sopralluogo dei vigili del fuoco per valutare la stabilità dell’edificio, mentre i cittadini promettono di segnalare ogni movimento sospetto. “Che sia l’inizio di qualcosa”, commenta la comunità di Badagnano, sperando che la macchina amministrativa riesca a riportare il paese a quella serenità che, per molti, ormai sembra solo un lontano ricordo.
I residenti hanno iniziato tentando di dialogare con la famiglia, ma ogni tentativo di mediazione è finita con l’inasprire dei rapporti. Le segnalazioni alla Polizia locale e ai carabinieri si moltiplicano, ma gli interventi risultano inefficaci. Una comunità esasperata, ma decisa a portare avanti la propria posizione.
Sedici residenti hanno così chiesto udienza al sindaco Andrea Arfani, incontrato ieri mattina. L’amministrazione ha deciso di valutare un intervento di bonifica che potrebbe costare decine di migliaia di euro: “Possiamo rimuovere solo ciò che crea pericolo per igiene e salute” spiega Arfani, mentre la possibilità di un intervento più drastico sembra ancora lontana: “Se li trovassimo a bruciare rifiuti o macellare animali, potremmo intervenire con più pesantezza. Ma se arriviamo e troviamo solo i resti, siamo con le mani legate”.
“Nessuno chiede l’allontanamento, ma solo il rispetto di un minimo di decoro e ordine”, aggiunge un residente.
Ora si attende un sopralluogo dei vigili del fuoco per valutare la stabilità dell’edificio, mentre i cittadini promettono di segnalare ogni movimento sospetto. “Che sia l’inizio di qualcosa”, commenta la comunità di Badagnano, sperando che la macchina amministrativa riesca a riportare il paese a quella serenità che, per molti, ormai sembra solo un lontano ricordo.