I dipendenti della Provincia amano la bici, ma usano l'auto per andare al lavoro
Redazione Online
3 febbraio 2025|69 giorni fa

La Provincia di Piacenza ha adottato il Piano spostamenti casa-lavoro (Pscl), un’iniziativa mirata a promuovere la mobilità sostenibile tra i dipendenti delle aziende e delle pubbliche amministrazioni con oltre 100 dipendenti.
Questo piano rientra nel Decreto Rilancio e si propone di ridurre l’uso del traffico veicolare privato, incentivando modalità di trasporto più ecologiche e alternative.
Questo piano rientra nel Decreto Rilancio e si propone di ridurre l’uso del traffico veicolare privato, incentivando modalità di trasporto più ecologiche e alternative.
Ai dipendenti è stato somministrato un questionario, strutturato in quattro sezioni: situazione di base (età, distanza dalla sede, tempi di percorrenza), scelte di mobilità effettuate, propensione al cambiamento, suggerimenti per migliorare gli spostamenti.
Circa l’82% dei dipendenti ha risposto, fornendo dati utili per orientare le scelte del piano.
Circa l’82% dei dipendenti ha risposto, fornendo dati utili per orientare le scelte del piano.
Il questionario ha raccolto 89 risposte, corrispondenti all’82% dei dipendenti, quindi il campione è altamente rappresentativo.
Età dei partecipanti: la fascia d’età maggiormente rappresentata è quella compresa tra i 50 e i 60 anni (47%), seguita dalla fascia 40-50 anni (28%). Il 58% dei dipendenti ha un’età superiore ai 50 anni, mentre solo il 14% è sotto i 40 anni.
Età dei partecipanti: la fascia d’età maggiormente rappresentata è quella compresa tra i 50 e i 60 anni (47%), seguita dalla fascia 40-50 anni (28%). Il 58% dei dipendenti ha un’età superiore ai 50 anni, mentre solo il 14% è sotto i 40 anni.
Distanza dal luogo di lavoro: la maggior parte dei partecipanti (56%) percorre meno di 5 chilometri per raggiungere il lavoro, con il 19% che vive entro i 2 chilometri e il 37% che percorre tra 2 e 5 chilometri. Il restante 44% è suddiviso tra le distanze da 5 a 20 chilometri e oltre i 20 chilometri.
Tempo di spostamento: circa il 65% impiega meno di 30 minuti per arrivare al lavoro. La maggior parte delle persone non ha riscontrato differenze significative tra il tempo di andata e ritorno, sebbene alcuni facciano ulteriori spostamenti sistematici, come accompagnare figli a scuola o fare la spesa. Solo il 16% impiega più di 40 minuti, ma questo riguarda i dipendenti che vivono a oltre 20 chilometri dalla sede.
Modalità di trasporto: l’auto è il mezzo di trasporto più utilizzato, con alcuni che combinano più mezzi come treno+bus o auto+bici.
In estate, l’auto è ancora predominante, ma si nota un aumento dell’uso della bicicletta. La moto, gli spostamenti a piedi e in bicicletta sono le soluzioni che ottengono punteggi più alti in termini di soddisfazione. L’auto è quella con il punteggio di soddisfazione più basso, ma comunque superiore alla metà del punteggio massimo.
In estate, l’auto è ancora predominante, ma si nota un aumento dell’uso della bicicletta. La moto, gli spostamenti a piedi e in bicicletta sono le soluzioni che ottengono punteggi più alti in termini di soddisfazione. L’auto è quella con il punteggio di soddisfazione più basso, ma comunque superiore alla metà del punteggio massimo.
Soddisfazione per il trasporto: il grado medio di soddisfazione per i mezzi di trasporto è stato di 3,4 su 5. Chi utilizza mezzi come la moto, la bicicletta o si sposta a piedi è particolarmente soddisfatto. Gli utenti dell’auto mostrano una soddisfazione inferiore.
Motivazioni delle scelte di trasporto: la principale motivazione per la scelta del mezzo è l’autonomia (indicato da più della metà degli intervistati).
Seguono la durata del viaggio e la difficoltà di parcheggio.
Le carenze nel trasporto pubblico (corsa poco regolare, fermate distanti, assenza di mezzi) sono state menzionate da una minoranza.
Seguono la durata del viaggio e la difficoltà di parcheggio.
Le carenze nel trasporto pubblico (corsa poco regolare, fermate distanti, assenza di mezzi) sono state menzionate da una minoranza.
Altri spostamenti sistematici: circa il 40% dei partecipanti effettua spostamenti aggiuntivi legati alla famiglia, alla spesa o per motivi ricreativi.
Costo del trasporto: circa la metà dei partecipanti spende meno di 50 euro al mese per il trasporto. Solo il 9% spende più di 100 euro.
Interesse per il trasporto pubblico (TPL): 30 dipendenti non sono disposti ad utilizzare il trasporto pubblico. Tra quelli disposti, le principali condizioni sono il miglioramento dei tempi di spostamento, una riduzione dei costi tramite contributi e orari che coincidano con quelli del lavoro.
Giudizio sul servizio di TPL: le valutazioni per il servizio pubblico sono basse, con un punteggio tra 2 e 3 per la maggior parte degli aspetti (tariffe, comfort, ecc.).
La puntualità è l’aspetto più importante, con un punteggio medio di 4,5.
La puntualità è l’aspetto più importante, con un punteggio medio di 4,5.
Bicicletta: più della metà degli intervistati non usa la bicicletta ma sarebbe disposto a farlo, soprattutto se esistessero più piste ciclabili e la distanza di viaggio non fosse significativamente superiore a quella attuale.
Sharing Mobility: la propensione a utilizzare car sharing e bike sharing è bassa, con la maggior parte che non è interessata a questa opzione.
Suggerimenti e osservazioni: i suggerimenti principali riguardano il miglioramento delle infrastrutture, come le piste ciclabili e i parcheggi, e il miglioramento del servizio di trasporto pubblico. Alcuni hanno proposto l’uso della bicicletta anche per motivi di lavoro e hanno chiesto una maggiore disponibilità di smart working.
Trasporto pubblico: l’incentivazione dell’uso del trasporto pubblico tramite contributi per gli abbonamenti potrebbe essere una soluzione efficace. Potrebbero essere esplorate opzioni per ampliare l’integrazione tariffaria.
Bicicletta: un miglioramento delle piste ciclabili e della loro manutenzione, oltre ad una maggiore sicurezza, è visto come un passo importante.
La possibilità di utilizzare la bicicletta per motivi di lavoro dovrebbe essere presa in considerazione.
La possibilità di utilizzare la bicicletta per motivi di lavoro dovrebbe essere presa in considerazione.
Parcheggi: la difficoltà di parcheggio è un tema ricorrente, con richieste per parcheggi più accessibili e a basso costo.
In generale, c’è una buona apertura verso soluzioni alternative all’auto, come il trasporto pubblico e la bicicletta, a condizione che vengano migliorate le infrastrutture e che vengano offerti incentivi economici.
In generale, c’è una buona apertura verso soluzioni alternative all’auto, come il trasporto pubblico e la bicicletta, a condizione che vengano migliorate le infrastrutture e che vengano offerti incentivi economici.
Sharing mobility: non è ancora molto diffusa tra i dipendenti, probabilmente per una scarsa conoscenza delle opzioni disponibili. Tuttavia, un maggiore utilizzo di questa modalità avrebbe benefici ambientali significativi, come la riduzione del traffico nelle zone centrali e un miglioramento del comfort per i dipendenti. Ad esempio, combinare l’uso dell’auto privata con parcheggi scambiatori o il trasporto pubblico extraurbano potrebbe ottimizzare i tempi di spostamento. Si propone di avviare una campagna informativa per sensibilizzare il personale riguardo queste opportunità.
Car pooling: ovvero la condivisione dell’auto tra dipendenti, ha effetti positivi sul traffico e sull’ambiente, ma al momento è poco praticato. Si suggerisce di incentivare questa pratica riservando alcuni posti auto per chi partecipa al programma. Prima di lanciare l’iniziativa, è necessario sondare l’interesse tra i dipendenti e verificare la disponibilità di posti auto.
Mobilità elettrica: ha un impatto positivo sull’ambiente, ma risulta poco utilizzata. Si propone di incentivarne l’uso tra motocicli, biciclette e monopattini, attraverso l’installazione di una stazione di ricarica nel cortile di via San Giovanni, previo studio di fattibilità tecnica e costi.
Smart working: già applicato dalla Provincia riduce gli spostamenti casa-lavoro, con effetti positivi su traffico, emissioni e stress. Si ritiene utile continuare a promuovere questa modalità di lavoro per gli obiettivi del Pscl.
Infine, si propone una campagna di sensibilizzazione che includa comunicazioni periodiche via email, intranet, social media e manifesti in punti strategici dell’ente.
Potrebbe anche essere utile aderire alla Settimana Europea della Mobilità, che promuove comportamenti favorevoli alla mobilità sostenibile.
Potrebbe anche essere utile aderire alla Settimana Europea della Mobilità, che promuove comportamenti favorevoli alla mobilità sostenibile.