Padre Janos e il legame con Piacenza: "La speranza è viva in Ucraina grazie a voi"
Redazione Online
6 marzo 2025|37 giorni fa

“La speranza fiorisce in tempo di guerra”. Le conseguenze del conflitto in Ucraina, le sofferenze di un intero popolo e la solidarietà verso chi ha perso tutto sono state al centro dell’incontro promosso dalla diocesi di Piacenza e Bobbio in sinergia con Caritas e Migrantes diocesana con protagonista don Janos Filep, sacerdote ucraino dal passato piacentino. Prima di fare rientro nella sua terra di origine nel 2014, don Janos ha infatti studiato per anni al collegio Alberoni, dove ha instaurato rapporti mai deteriorati dal tempo.
“La guerra ha un effetto molto duro per la psiche umana – le parole di padre Janos -, cerchiamo di dare sostegno spirituale e mentale e sostegno materiale. Certe ferite però difficilmente potranno guarire”. Don Janos attualmente è il vicedirettore della Caritas diocesana dell’Eparchia greco-cattolica di Mukachevo in Ucraina. Il sacerdote si occupa della Caritas di San Pantaleimon, nella regione occidentale della Transcarpazia, che accoglie sin dall’inizio della guerra un gran numero di sfollati dal resto del Paese. Attraverso cinque cucine sociali preparano pasti per oltre duecento persone, tra cui anziani ed ammalati che sono rimasti senza appoggio.
“La speranza è viva in noi – afferma padre Janos – in questo periodo così difficile. La speranza è viva anche grazie all’aiuto di amici preziosi come gli uomini e le donne della Caritas diocesana di Piacenza”. È proprio attraverso il sostegno della Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio che padre Janos e i suoi collaboratori hanno avviato percorsi di sostegno psicologico rivolti agli orfani e alle famiglie che stanno sperimentando la perdita di un proprio caro a causa della guerra.
“la nostra è una zona sicura dove stiamo accogliendo oltre 300mila sfollati interni – spiega don Janos -. Noi cerchiamo di aiutare tutti con la consapevolezza che la situazione è delicata non solo per gli sfollati, ma anche per i residenti”. Dopo i carichi di aiuti, quest’estate potrebbe partire dalla Caritas diocesana una missione di volontari con destinazione la città di Padre Janos, luogo dove la speranza fiorisce in tempo di guerra.