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Comunali 2027, Trespidi tenta la fuga a Piacenza. «Ma al centrodestra serve una guida»

Prime indiscrezioni sulla corsa alla carica di candidato sindaco sfidante

Marcello Pollastri
Marcello Pollastri
4 aprile 2025|6 giorni fa
I protagonisti del centrodestra piacentino "rivisti" scherzosamente dall'Intelligenza artificiale. Il riferimento a "007" per Sara Soresi è conseguente a una battuta in consiglio comunale della sindaca Katia Tarasconi
I protagonisti del centrodestra piacentino "rivisti" scherzosamente dall'Intelligenza artificiale. Il riferimento a "007" per Sara Soresi è conseguente a una battuta in consiglio comunale della sindaca Katia Tarasconi
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L’incognita è capire se avrà abbastanza birra da arrivare in fondo alla corsa. Ma il primo a alzarsi sui pedali e tentare la fuga è Massimo Trespidi. Quello di candidarsi a sindaco di Piacenza nel 2027, per il leader di Liberi, è qualcosa di più di un desiderio. Quasi una certezza se è vero, come sembra, che stia recapitando ad alleati e possibili competitor messaggi di questo tipo: «Fate pure quel che volete, ma io mi candido a sindaco». Nel gruppone, però, la concorrenza non sembra mancare.
Giunti ormai a ridosso del terzo giro completo di mandato della sindaca Katia Tarasconi alla guida del Comune, ne mancano ancora due prima del rintocco elettorale. Il tempo, come si dice, vola. E così anche nel centrodestra si inizia ad annusare profumo di Comunali. Una strategia chiara per battere il centrosinistra ad oggi non c’è e, anzi, tutto è affidato molto alla rinfusa alle iniziative dei solisti.
Con il leader storico del centrodestra piacentino Tommaso Foti alle prese con gli impegni ministeriali, nella coalizione manca allo un riferimento che quanto meno possa indicare la rotta per giocarsi la rivincita del 2022. Il tempo non manca, si potrebbe pensare. «Vero, ma due anni in politica sono niente e se si vuole seminare, non si può indugiare ancora tanto» avverte un dirigente del centrodestra che ne capisce. «Però non si vede ancora nessuno disposto ad arare».
Fuor di metafora, si cerca un “federatore”, qualcuno che abbia l’autorevolezza di far sedere tutte le forze politiche intorno a un tavolo e avviare un dialogo. «Perché per vincere l’unità della coalizione è fondamentale», è il mantra ricorrente.