L'Arte del Fare tra marmi e mosaici di Luigi Perotti: "La scultura è una medicina"
Redazione Online
4 marzo 2025|40 giorni fa

La materia che si scompone, si modella e si ricompone trasformando la pietra in arte. Non un semplice lavoro, ma una vera e propria missione portata avanti da oltre 120 anni dalla famiglia Perotti. Una storia d’amore che stasera, mercoledì 5 marzo, verrà raccontata nella settima tappa del viaggio tra “L’Arte del Fare”.
Nel 1920 Giovanni aprì una piccola bottega di scultura, nell’arco di pochi anni i figli Francesco e Paolo dopo un lungo percorso di studi contribuirono ad ampliare l’azienda di famiglia che dal cuore di Piacenza dovette spostarsi a Borgotrebbia, dov’è nato Luigi – figlio di Francesco – che oggi porta avanti questa preziosa eredità culturale tra colonne, decorazioni, sculture, pavimenti e mosaici in marmo.
Da oltre un secolo, la famiglia Perotti trasforma il marmo in opere d’arte, unendo tradizione e innovazione in un mestiere che rappresenta molto più di un lavoro. Luigi parla infatti di “amore per l’arte e di una passione tramandata di generazione in generazione”. Fondata da nonno Giovanni, l’azienda si è affermata come un’eccellenza nel variegato settore dell’artigianato piacentino, un settore in cui la conoscenza del materiale, la maestria nella lavorazione e la sensibilità artistica fanno la differenza.
La settima puntata de “L’Arte del Fare” – in onda stasera, mercoledì 5 marzo, dalle 20.30 su Telelibertà e, in diretta streaming, su liberta.it – è dedicata alla bellezza e all’armonia che trasmettono le opere realizzate prima da Francesco Perotti e poi dal figlio Luigi, ultimi rappresentanti di una famiglia che ha stretto un profondo legame con il mondo della scultura.
“Sono nato tra pietre colorate, statue e opere d’arte – racconta Luigi intervistato durante la puntata da Marco Vincenti -. In famiglia tutti i maschi sono scultori e le donne musiciste”. L’arte scorre nelle vene della famiglia Perotti, basti pensare che la casa dove ancora oggi vivono è sorta dopo l’azienda in cui lavorano i pannelli di marmo. A rendere tutto più unico e fiabesco il giardino giapponese ricreato proprio tra l’abitazione e l’azienda. “Qui – spiega Luigi – abbiamo cercato di ambientare alcuni dei nostri lavori creando un luogo poetico, un’oasi di pace dove riflettere e rilassarsi”.
Marmi e mosaici queste le strade che ha intrapreso Luigi attraverso un costante dialogo tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione. “Quando ero piccolo mi perdevo tra i colori dei marmi arrivati da tutto il mondo – le parole di Luigi – fino a quando ho voluto portare tutto questo colore in un quadro, come se fosse una tela di un pittore, con l’unica differenza che al posto delle tempere i protagonisti sono piccoli quadratini di marmo”.
Luigi Perotti ha saputo quindi dare un’impronta personale all’attività di famiglia , arricchendola con la passione per i mosaici. “Sono tele di colori che ti vengono incontro” ribadisce sottolineando come ogni opera in mosaico sia una composizione unica, un equilibrio perfetto tra luce, materia e creatività. Il lavoro di Luigi e prima di lui di papà Francesco non si limita alla tecnica: “È una ricerca continua, una scoperta incessante delle infinite possibilità offerte dalla pietra – affermano -. Ogni blocco di marmo racchiude una storia, un potenziale da svelare con cura e maestria. Non è solo questione di abilità manuale, ma di sensibilità artistica e di rispetto per il materiale”.
“La realizzazione dei mosaici per me è diventata una filosofia, anzi una medicina che mi permette di isolarmi dai problemi del mondo e creare una bellezza da condividere con l’altro, un ponte per conoscere e interagire con le persone” conclude Luigi. Tutte le puntate de “L’Arte del fare” si possono vedere in qualsiasi momento on demand su Teleliberta.tv.