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Edoardo Bennato: "Presto un tour in cui ripercorro la mia carriera musicale"

Eleonora Bagarotti
Eleonora Bagarotti
12 marzo 2025|27 giorni fa
Edoardo Bennato: "Presto un tour in cui ripercorro la mia carriera musicale"
2 MIN DI LETTURA
Chi è stato il primo a portare il rock in Italia?Vasco
…?Ligabue
…? Risposta errata!

Il primo a portare il rock in Italia si chiamaEdoardo Bennato
. Ed anche se, certamente, «non vogliamo togliere nulla al primoCelentano
», Bennato è stato il primo cantautore italiano a suonare musica rock riempiendo gli stadi.

Questo ed altro viene raccontato, con testimonianze e filmati d’epoca, nel bel film “Sono solo canzonette” diretto daStefano Salvati
, che ha avuto subito un ottimo riscontro di pubblico ed è tuttora visibile su Railplay.

Passato, presente e futuro: Edoardo Bennato quest’anno andrà in tour. Le date al momento certe sono: il 4 luglio a Zero Branco (Treviso), il 22 luglio nell’Area Porto Antico a Genova, l’8 agosto a Mesagne (Brescia), il 12 agosto a Seravezza (Lucca), il 12 settembre all’Auditorium Parco della musica Morricone a Roma e il 20 settembre allo Sferiterio di Macerata.


Bennato, finalmente la Rai le ha reso omaggio. Come spesso è accaduto nella sua carriera, nulla è arrivato troppo presto, in compenso ci è voluta tanta determinazione.

«Proprio così. Ma mi sta bene perché sono sempre stato un impertinente, allergico ad ogni etichetta, che non ha mai smesso di andare controcorrente».
Però la caparbietà non le è mai mancata. Emblematico, in tal senso, il racconto di lei che, dopo delusioni e rifiuti, decide di suonare in strada a Roma, dove passavano critici musicali…

«E’ andata così. Avevo fatto varie cose ed ero in pista da qualche anno, ma “Non farti cadere le braccia”, il mio disco uscito per la Ricordi, non veniva promosso abbastanza. A un certo punto, mi intervista Ciao 2001 e qualcuno mi consiglia di esibirmi in strada: l’occasione era un evento dove circolavano una dozzina di critici musicali. Così, qualcuno si accorse di me. Ho iniziato a suonare in giro e sono diventato il primo musicista rock italiano a finire sulla copertina di Ciao 2001».


Una rivista che, tra l’altro, è tornata in edicola. Eppure, al giorno d’oggi, i giornali musicali sembrano avere meno peso di un tempo.

«Sicuramente è così, i tempi sono cambiati e sono cambiate anche le modalità con cui si scoprono, e si promuovono, i talenti. Personalmente, credo che una buona critica musicale abbia sempre un valore. Sono affezionato alla carta, ma non sono contrario al fatto che si possa fare un ottimo giornalismo anche su internet».
Questa risposta è l’ennesima riprova che lei ha un buon rapporto con la tecnologia.

«Assolutamente sì, sarà che ho una figlia adolescente… La tecnologia, comunque, deve essere al servizio dell’uomo e, in campo musicale, se utilizzata bene può dare il massimo. Dipende sempre da come la si utilizza. Per questo sono contento che nel film su di me sia stata utilizzata l’Intelligenza artificiale. Dietro al suo utilizzo c’erano dei professionisti e, insieme ai filmati originali, il buon uso dell’AI ha arricchito e migliorato il risultato finale».


Bennato, lei non si ferma mai. La aspettano tanti concerti estivi…

«La dimensione dal vivo è vitale e lo è anche l’incontro diretto con il pubblico».
Riproporrà i suoi più grandi successi?

«Ripercorrerò la mia storia, la stessa che ha raccontato il documentario; brani rock e blues e canzoni tratte dal mio ultimo album “Non c’è”. Ad accompagnarmi ci sarà la mia storica formazione, la BeBand, e proporremmo anche video speciali con tutti i personaggi protagonisti dei miei album più famosi».


Quest’anno ha anche partecipato, come ospite, al Festival di Sanremo. Quali riscontri ha avuto?

«Sto ricevendo, soprattutto dopo la messa in onda di “Sono solo canzonette”, molti messaggi e commenti da parte del pubblico. E’ bellissimo perché mi scrivono anche i giovani, che spero di vedere tra gli spettatori. Sono andato volentieri a Sanremo, lì ho promosso la messa in onda del documentario».
Il rock è ancora vivo, dunque?

«Il rock scorre nelle vene della musica. Finché gli uomini vivranno, lo farà anche la musica e, nelle sue vene, il rock’n’roll».
di Eleonora Bagarotti