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Lotta alle leucemie, trapianti per salvare 766 vite

Il medico Daniele Vallisa, direttore di Onco-ematologia, fa il punto sugli interventi effettuati nel ospedale di Piacenza. «Colpiti sempre di più anche i giovani»

Patrizia Soffientini
Patrizia Soffientini
7 aprile 2025|7 giorni fa
DSCN2589Centro trapianti midollo osseo carini
DSCN2589Centro trapianti midollo osseo carini
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Il medico Daniele Vallisa avrebbe tante storie da raccontare per ciascuno dei 766 interventi eseguiti per combattere le leucemie, i tumori del sangue, al Centro Trapianti Piacenza. Si tratta di uno dei 500 accreditati in Europa.
Vallisa, che è direttore del Dipartimento di Onco-ematologia e del Centro trapianti dell’ospedale di Piacenza, preferisce però ricordare certe emozioni che gli capita di provare, ad esempio quando viene invitato al battesimo del figlio di un trapiantato o vede mettersi in moto il richiamo della famiglia allargata e un parente lontano arriva dal Nord Africa, dalla Spagna, dalla Germania, per donare il midollo al fratello immigrato o alla sorella che ha bisogno di cellule staminali.
Daniele Vallisa, direttore del dipartimento di Onco-ematologia e del Centro trapianti
Daniele Vallisa, direttore del dipartimento di Onco-ematologia e del Centro trapianti
Il centro è punto di riferimento per l’area lombarda «da cui arriva un 30 per cento dei nostri pazienti».
«La leucemia acuta mieloide - spiega Vallisa - in passato era la patologia dell’anziano. Adesso a 60 anni non si è più anziani e se mediamente colpisce i sessantenni, riguarda sempre più anche i giovani». La leucemia linfoblastica è ancora più  “giovane”, anche sotto i 18 anni.