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Colonizzare Marte prima di Donald Trump? Si può con Terraforming Mars

Carlo Chericoni
1 marzo 2025|39 giorni fa
Colonizzare Marte prima di Donald Trump? Si può con Terraforming Mars
2 MIN DI LETTURA

A Donald Trump si possono muovere moltissime critiche, ma non quella di non fare di tutto per realizzare i propri sogni. Nel corso della sua vita ha recitato in film, partecipato a trasmissioni tv, è stato protagonista di eventi di wrestling della WWE ed è diventato due volte Presidente degli Stati Uniti. Proprio durante il suo secondo discorso d’insediamento alla Casa Bianca, lo scorso 20 gennaio, ha svelato il suo prossimo traguardo: portare un astronauta americano sulla superficie marziana per piantare una bandiera a stelle e strisce prima della fine del suo mandato.
La comunità scientifica ha espresso serie perplessità sulla fattibilità di questo progetto, e il popolo della rete si è divertito a rispolverare vecchie dichiarazioni di Elon Musk in cui sosteneva l’idea di usare esplosioni nucleari per riscaldare il pianeta e renderlo più ospitale per la vita umana. In molti hanno reagito con sorpresa e scetticismo a questa proposta, ma non gli appassionati di board game, che di tecniche per rendere Marte abitabile ne conoscono parecchie grazie a Terraforming Mars.
Creato da Jacob Fryxelius nel 2016 e pubblicato in Italia da Ghenos Games, si tratta di uno dei titoli più popolari e amati tra gli appassionati di questo hobby. Nei panni di diverse megacorporazioni, da 1 a 5 giocatori si sfidano per «rendere Marte di nuovo verde», per parafrasare la frase simbolo di Trump «rendiamo l’America di nuovo grande ». Per riuscirci, servono oceani, un’atmosfera più respirabile e un tepore sufficiente a rendere vivibile il suolo marziano. Ogni turno, con l’acquisto e la messa in opera di “progetti” che spaziano dalle innovazioni tecnologiche alle manovre di ingegneria ambientale, la temperatura si alza gradualmente e l’ossigeno aumenta di pari passo con le foreste che si piantano.
Durante la propria fase d’attivazione, il giocatore può eseguire due azioni prima di cedere la mano al prossimo contendente, e così si prosegue finché tutti non decidono di passare perché impossibilitati ad agire. Questo porta alla fine di una generazione e all’inizio di quella successiva, in cui si producono nuove risorse da spendere e si ottengono nuove carte progetto. Queste ultime sono il vero cuore pulsante dell’esperienza di gioco: sono oltre 200, alcune delle quali ispirate a reali teorie scientifiche, come far usare le comete per portare acqua sulla superficie marziana, produrre gas serra per innalzare la temperatura o sfruttare l’ingegneria genetica per creare organismi in grado di sopravvivere su Marte. Ci sono anche progetti standard sempre disponibili come la creazione di città e aree verdi e lo sforzo combinato di tutti i giocatori modificherà il tabellone di gioco rappresentante Marte, rendendolo un pianeta verde e blu come la Terra.
Quando saranno presenti nove oceani, un livello di ossigeno del 14% e una temperatura di 8°C, la partita terminerà e vincerà chi avrà accumulato più punti vittoria.
Dotato di un regolamento piuttosto articolato, Terraforming Mars è sicuramente impegnativo per chi non ha esperienza con giochi da tavolo complessi, ma le sue meccaniche sono talmente affascinanti ed è così divertente che merita lo sforzo di imparare a giocarlo. Inoltre, presenta soluzioni scientifiche decisamente intriganti per ogni appassionato di spazio e fantascienza.
Che si voglia riscaldare l’atmosfera alla Elon Musk con bombe nucleari (sfruttando la carta “Zona Nucleare”) o far precipitare asteroidi per sciogliere i ghiacci, Terraforming Mars permette di avere il controllo totale su come far rifiorire la superficie marziana. E, soprattutto, permette di farlo prima di chiunque altro… persino di Donald Trump.
di Carlo Chericoni