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Pighi dopo il mancato ritorno al Piace: "Deluso da Polenghi, mi darò al rugby"

L'ex presidente ha replicato al presidente biancorosso dopo il naufragio della trattativa dei giorni scorsi

Corrado Todeschi
Corrado Todeschi
3 aprile 2025|7 giorni fa
Roberto Pighi durante la conferenza stampa di giovedì 3 aprile
Roberto Pighi durante la conferenza stampa di giovedì 3 aprile
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«No, non sono arrabbiato, la definirei maggiormente una delusione forte perché il mio intento, come del resto di coloro che mi avrebbero accompagnato in questa avventura, era volto al bene del Piacenza. Da sempre, si sente parlare di volontà di trovare soci ulteriori per cercare di ritornare ad alti livelli e invece è giunto un "niet" che non mi aspettavo dopo che l'accordo sembrava ormai cosa fatta. Il presidente Polenghi mi ha deluso».
È solo un passaggio della corposa conferenza stampa indetta dall'ex presidente del Piace, Roberto Pighi: nella serata di giovedì 3 aprile, l'imprenditore fiorenzuolano ha chiamato a raccolta i giornalisti per raccontare la propria versione legata all'accordo naufragato in maniera inattesa e che, nelle intenzioni dello stesso Pighi, avrebbe dovuto condurre a una squadra dirigenziale composta da soli cinque soci.
«Non mi si venga a dire che Marco Gatti ed Eugenio Rigolli hanno scelto di chiudere a giugno il loro impegno da soci a causa di un presunto logorio o di una non meglio chiarita stanchezza - ha detto ancora Pighi - si sono tirati indietro semplicemente perché è naufragato un progetto che sembrava ormai accettato e che mi avrebbe visto come il principale finanziatore. Mi sembra strano che il "no" di Cristian Monti (uno degli attuali soci, ndr) sia stato decisivo: possiede solo il 10% delle quote societarie».
I motivi alla base di questo accordo mancato, secondo Pighi risiederebbero dunque «in una sorta di antipatia di natura personale, è l'unica spiegazione che posso fornire. Probabilmente il fatto che possa rappresentare un dirigente sportivo poco politically correct ha influito. Io però avrei portato soldi, cuore e serietà, oltre a un progetto tecnico già ben definito che partiva dal ritorno di Arnaldo Franzini in panchina, che invece credo che non rivedremo a Piacenza. Peccato perché aveva già un'idea di squadra. Franzini avrebbe costruito la squadra in autonomia». Pighi ha definito «lo strappo del tutto insanabile. Chissà, probabilmente ora penserò a un'altra disciplina. Il rugby non sarebbe male....».