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L'export piacentino cresce del 5,5%, ma continuano a preoccupare i dazi Usa

Redazione Online
17 marzo 2025|29 giorni fa
L'export piacentino cresce del 5,5%, ma continuano a preoccupare i dazi Usa
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Nonostante il momento economico difficile dovuto all’inflazione e agli scenari di guerra internazionali, il settore del commercio piacentino va abbastanza bene: l’export è cresciuto del 5,5%, per un valore di 6,6 miliardi di euro.
Le elaborazioni sono state portate avanti dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia sui dati Istat.
Molto rilevante, seppure con cifre sensibilmente più contenute, la crescita fatta segnare dai prodotti dell’agricoltura, passati dai 5,8 milioni del 2023 a 8,5 milioni, con un incremento del 47,1% in un anno.
Buone performances anche per il settore del trattamento dei rifiuti e del risanamento, che ha portato l’export ad un valore di 16,77 milioni (+20,9%, con una contemporanea flessione delle importazioni del 5,6% e un saldo attivo degli scambi positivo per quasi 6 milioni di euro), così come per i servizi di informazione e comunicazione (+10,6%, con un valore di 29,5 milioni di euro).
Il dato in assoluto più interessante resta, comunque, quello relativo alla manifattura, con quel +5,1% trainato dal comparto tessile (+10,2% e un valore di quasi 2,2 miliardi) e da quello dei macchinari, che ha indirizzato all’estero prodotti per un valore di oltre 1,3 miliardi di euro, con un aumento del 6,9% rispetto al 2023.
Verso l’Europa, che con un’incidenza del 71,6% si conferma il continente più importante per il commercio estero piacentino, nel 2024 si è registrata una crescita dell’export del 3,1% rispetto all’anno precedente.
Questo dato è stato fortemente sostenuto dai primi tre partners commerciali che, mantenendo le posizioni già occupate nel 2023, hanno incrementato significativamente le loro importazioni da Piacenza: la Germania si è confermata prima con un’incidenza del 15,1% (1,04 miliardi) ed un incremento dell’export parmense del 6,8%; al secondo posto, con una quota del 14,6% (1 miliardo), c’è ancora la Francia, verso la quale le esportazioni sono cresciute del 4,3%; infine, la terza posizione è rimasta occupata dalla Spagna, con un’incidenza del 7,7% e nei confronti della quale le esportazioni sono aumentate del 7,8%, salendo a 532 milioni di euro.
Tra i paesi extraeuropei che nel 2024 hanno giocato un ruolo importante negli scambi commerciali esteri piacentini, spicca la Cina che, occupando la quarta posizione nella classifica dell’export, ha fatto segnare un aumento del 20,9%, con un peso del 7,0% sul totale delle esportazioni provinciali ed un valore pari a 486 milioni di euro.
In rallentamento, infine, gli scambi con gli Stati Uniti, con un calo del 17,1% delle importazioni e una flessione dell’1,4% delle esportazioni.
“Il saldo degli scambi con gli Usa – osserva il vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell’Emilia, l’imprenditore piacentino Filippo Cella – è così risultato positivo per 251 milioni di euro, ma è evidente che il dato è poco significativo a fronte dei timori relativi ai possibili dazi statunitensi, rispetto ai quali continuiamo a chiedere un’azione corale da parte dei Paesi dell’Unione Europea”.