"Annibale", a Xnl il racconto visivo della città come terra di confine

Redazione Online
6 febbraio 2025|62 giorni fa
"Annibale", a Xnl il racconto visivo della città come terra di confine
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Inaugurata a XNL Piacenza, Centro d’Arte Contemporanea cinema, teatro e musica della Fondazione di Piacenza e Vigevano, la mostra “ANNIBALE/Photobuster Piacenza, racconto visivo e collaborativo di Piacenza terra di confine”, a cura di Alex Majoli, è l’evento conclusivo progetto Photobuster Piacenza 2025, iniziato a gennaio con una residenza creativa che ha coinvolto i collettivi Cesura, La Città Minaccia e TIFF e i loro autori Arianna Arcara, Giorgio Dirindin, Chiara Fossati, Marco Zanella (Cesura), Dallavalle-Guerrieri, Elisabetta Granata, Patrizio Maiavacca, Marco Rigamonti (TIFF) e Andrés E. Maloberti e Nicola Roda (La Città Minaccia), che hanno esplorato una Piacenza inedita, crocevia di scambi e custode di storie invisibili attraverso fotografie, video e tracce sonore. Un percorso a stazioni, un’esperienza immersiva, un piccolo viaggio di circa mezz’ora che illumina, a quadri, tante e diverse anime della città, dalle comunità immigrate agli adolescenti, dalla periferia illuminata dai fari e commentata dalla voce di un rider invisibile alla redazione di Libertà, dal fiume ai palazzi storici fino alle persone accampate di notte davanti alla questura.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 2 marzo, ogni venerdì, sabato e domenica dalle ore 10.30 alle 19.30, scandita da un programma di eventi pubblici, visite guidate e incontri dedicati alle scuole.
I Public Program inizieranno il 14 febbraio alle 18.30 con “Visit ANNIBALE con CESURA”, che prevede un talk e una visita guidata con Marco Zanella, proseguiranno il 21 febbraio alle 18.30 con “Visit ANNIBALE con La Città Minaccia”, talk e visita guidata con Nicola Roda e Andrés E. Maloberti, e si concluderanno il 28 febbraio alle 18.30 con “Visit ANNIBALE con TIFF”, talk e visita guidata con Fulvio Guerrieri. La partecipazione è gratuita: per prenotazioni scrivere a info@xnlpiacenza.it.

Nelle giornate di venerdì 14, 21 e 28 febbraio, alla mattina, gli autori saranno disponibili per accompagnare e guidare alla scoperta della mostra le classi delle scuole superiori.

Il titolo, Annibale, rende omaggio al generale cartaginese che, nel 218 a.C., sconfisse i Romani nella battaglia della Trebbia, non lontano da Piacenza. È una citazione simbolica che richiama l’idea di movimento, incontro e contaminazione tra culture diverse. Oggi, Piacenza è una città che porta i segni di molteplici influenze culturali, una realtà viva e in costante evoluzione che rappresenta un terreno fertile per una narrazione visiva corale. Questa dimensione contemporanea della città, al centro delle connessioni globali, si intreccia con la sua storia e con la pluralità di identità che oggi la abitano, rendendola un luogo unico per una riflessione artistica sul tema del viaggio, del cambiamento e dell’appartenenza.

Per due settimane a gennaio, la città è diventata il punto focale di un dialogo artistico tra tre collettivi: Cesura, TIFF e La Città Minaccia. Insieme, si sono immersi nella città per esplorarla, interpretarla e reimmaginarla, intrecciando le loro prospettive uniche in una narrazione visiva condivisa, attraverso una pluralità di sguardi e voci.

I tre collettivi hanno portato in campo i loro approcci distinti, creando un ritratto in continua evoluzione di Piacenza: Cesura, rinomata per il suo potente fotogiornalismo, ha esplorato gli strati sociali e culturali della città, rivelandone le storie nascoste; TIFF, con il suo approccio sperimentale e concettuale, ha indagato le dimensioni astratte e poetiche degli spazi e delle texture di Piacenza; La Città Minaccia, con la sua vocazione radicata nel racconto dal basso, si è concentrata sulla vita quotidiana degli abitanti della città, amplificando le loro voci e le loro storie personali.

Le persone di Piacenza sono al centro di questo progetto: residenti e visitatori sono stati invitati a partecipare, condividendo le proprie storie, interagendo con gli artisti o semplicemente osservando il processo creativo, diventando attori attivi nella realizzazione dell’opera.