Piacenza-Ravenna vista| da Ariedo Braida: "Classifica dei biancorossi bugiarda"
Redazione Online
12 febbraio 2025|60 giorni fa

Domenica c’è Piacenza-Ravenna e un nome emerge subito: Ariedo Braida, vice-presidente ravennate. L’uomo che è stato per decenni al centro del mercato mondiale, si è speso nel grande Milan, ma anche nel Barcellona, nell’Udinese, nella Sampdoria e nella Cremonese.
Piacenza-Ravenna doveva essere una sfida-promozione, si è invece trasformata in un imprevedibile testacoda:credo non se lo aspettasse nemmeno lei…
“A volte le cose non vanno come le hai programmate, ma è normale. Il calcio non è scienza esatta, è anche occhi e cuore. È fatto di sentimenti, emozioni, situazioni psicologiche individuali e le risposte non sono mai scontate. Quando capita un momento difficile, devi solo essere bravo a lavorare per venirne fuori e a farlo con grande umiltà”.
Quindi da fuori è difficile farsi un’idea del perché ilPiacenza sia precipitato così in basso?
“È già difficile capire tutto vivendolo dal di dentro, figurarsi dal di fuori. Ho amici che vivono da voi, ho notizie abbastanza continue, ma non mi voglio addentrare in una disamina che avrebbe solo un valore giornalistico. Dico, senza tentennamenti, che la classifica del Piacenza è bugiarda“.
Non le suona un po’ strano muoversi in questa categoria?
“Dico sempre che il calcio è una droga e io sono drogato. Sono passato da San Siro, Bernabeu e Nou Camp a Lentigione e l’ho fatto con grande piacere. Sto rivivendo le emozioni bellissime dei miei primi passi da calciatore”.
Piacenza-Ravenna doveva essere una sfida-promozione, si è invece trasformata in un imprevedibile testacoda:credo non se lo aspettasse nemmeno lei…
“A volte le cose non vanno come le hai programmate, ma è normale. Il calcio non è scienza esatta, è anche occhi e cuore. È fatto di sentimenti, emozioni, situazioni psicologiche individuali e le risposte non sono mai scontate. Quando capita un momento difficile, devi solo essere bravo a lavorare per venirne fuori e a farlo con grande umiltà”.
Quindi da fuori è difficile farsi un’idea del perché ilPiacenza sia precipitato così in basso?
“È già difficile capire tutto vivendolo dal di dentro, figurarsi dal di fuori. Ho amici che vivono da voi, ho notizie abbastanza continue, ma non mi voglio addentrare in una disamina che avrebbe solo un valore giornalistico. Dico, senza tentennamenti, che la classifica del Piacenza è bugiarda“.
Non le suona un po’ strano muoversi in questa categoria?
“Dico sempre che il calcio è una droga e io sono drogato. Sono passato da San Siro, Bernabeu e Nou Camp a Lentigione e l’ho fatto con grande piacere. Sto rivivendo le emozioni bellissime dei miei primi passi da calciatore”.