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I Dazi di Trump si abbattono sulle Borse: «Clima di incertezza»

I dazi decisi dal presidente Usa Donald Trump preoccupano anche il tessuto economico piacentino

Redazione
4 aprile 2025|5 giorni fa
Donald Trump© ANSA
Donald Trump© ANSA
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Allarme rosso per i mercati. I dazi di Donald Trump si rivelano peggiori della attese e nel day after le borse mondiali tracollano sotto lo spettro di una guerra commerciale a tutto campo. Dall'Asia all'Europa passando per Wall Street, tutti i listini sono in profondo rosso appesantiti dai timori di una recessione. E bruciano denaro, tanto denaro. Tokyo ha archiviato la seduta in calo del 2,77%. Ben più significative le perdite in Europa: i listini del Vecchio Continente hanno visto svanire 422 miliardi con le tariffe di Trump, che ha fissato al 20% i dazi contro l'Unione Europea basandosi su una formula di calcolo ritenuta da analisti e da investitori quantomeno «dubbia». Piazza Affari ha chiuso in calo del 3,60%, mentre Parigi e Francoforte hanno lasciato sul terreno rispettivamente il 3,31% e il 3,01%. Giovedì nero anche a Wall Street, il Dow Jones chiude in calo del 3,98% e il Nasdaq perde il 5,97%.
Piacenza con gli Usa vanta un saldo attivo che supera i 300 milioni di esportazioni. Negli Usa o con gli Usa operano grandi imprese come Allied, Bolzoni, Sideros, Nordmeccanica, per citarne alcune. Intanto sulle colline piacentine ci si chiede cosa ne sarà del nostro vino, i pregiati gutturnio e ortrugo? Diventeranno prodotti per élite Oltreoceano? Massimo Perini, direttore commerciale di «Cantine 4 Valli», 10 milioni di bottiglie l’anno prodotte e un 20 per cento destinate agli Usa, commenta: «noi che vendiamo cose belle e buone non perdiamo mai l’ot-timismo. Penso che i dazi rallenteranno un po’ l’export all’inizio ma poi riprenderemo».
Nel Piacentino tutti i settori importanti sono sensibili a quanto sta accadendo: «dalla meccatronica, alla stessa logistica di larga scala con nodi per commerci internazionali, alla raccorderia che produce qui» Paolo Sckokai, direttore del Dipartimento di Economia Agro-alimentare dell’Università Cattolica, ritiene che siano fondamentali i dettagli sull’entità dei dazi per capire bene la ricaduta sui settori. Ma è pure fondamentale capire come reagirà l’Unione Europea nei prossimi giorni. «Ci sono versioni diverse, una ipotesi è quella dei contro dazi. Sull’alimentare non si può avere un dazio solo però per prodotti che partono dall’Italia, deve esserci una decisione europea».
Il servizio di Danilo Di Trani
Il servizio di Danilo Di Trani