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Biometano a Sarmato, Arpae: «autorizzazione legittima»

Delusione nel comitato RinnoviAmo Sarmato, che critica anche le spese sostenute: oltre 14mila euro per consulenze e incarichi legali

Cristian Brusamonti
4 aprile 2025|5 giorni fa
© Libertà/Cristian Brusamonti
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Chi sperava nel provvedimento in autotutela inviato ad Arpae il 1 aprile per annullare l’autorizzazione rilasciata il 28 novembre 2024 per l’impianto di biometano di Sarmato ha visto svanire le speranze in meno di 24 ore. Con una nota stampa, Arpae ha ribadito che l’autorizzazione è legittima e approvata all’unanimità dalla conferenza dei servizi, incluso il parere favorevole del Comune di Sarmato.
«Apprendiamo con rammarico – commenta il comitato RinnoviAmo Sarmato – la rapida chiusura dell’unico atto di contrasto presentato dal Comune». E rilevano che, a parte la richiesta in autotutela, il Comune non ha mai prodotto altri atti politici contrari al progetto. Anzi, durante la conferenza dei servizi del 7 novembre, il tecnico comunale – delegato dal sindaco – ha espresso parere favorevole mentre la sindaca Claudia Ferrari ha abbandonato i lavori prima della conclusione. Il Comitato critica anche le spese sostenute: oltre 14.000 euro per consulenze e incarichi legali che finora - spiegano - non hanno avuto alcun effetto concreto. Inoltre, i contenuti delle consulenze sembrano contraddire l’operato del Comune stesso.
«A differenza di altri territori, a Sarmato non sono state promosse vere assemblee pubbliche o prese posizioni politiche forti: una sola assemblea e una delibera priva di effetti reali» spiegano in sintesi. «Nessuna condivisione documentale con i cittadini. Ora preoccupano l’avvio della recinzione del cantiere e le possibili conseguenze per chi vive vicino all’area. Chiediamo che il Comune comunichi in anticipo la data del rilascio del permesso di costruire. Paradossalmente, adesso, le speranze della comunità sono riposte soltanto nei due ricorsi presentati dal Comitato al Tar: il primo contro l’autorizzazione unica, il secondo contro il diniego di accesso agli atti. La prima udienza è fissata per il 25 giugno 2025».