Bobbio, la nuova piazza San Francesco darà un regolata ai dehors
L'annuncio del sindaco Roberto Pasquali: "Ci sono due progetti in municipio". Bonini: "Intanto servono maggiore decoro e più sensibilizzazione al bello"

Elisa Malacalza
9 aprile 2025|7 giorni fa

Piazza San Francesco a Bobbio © Libertà/Pietro Zangrandi
Federico Bonini, con i colleghi di minoranza Celestino Bergamini e Riccardo Bellocchio, chiede in una mozione il rispetto del regolamento comunale sul decoro, argine ai dehors selvaggi all’ingresso del centro storico di Bobbio, in piazza San Francesco. Il sindaco Roberto Pasquali risponde annunciando due progetti «ben fatti» di riqualificazione della piazza, presentati in municipio dagli studi Ponzini e Gariboldi.
«Ora bisogna “assemblare” le idee, che dovranno essere comunque sottoposte a una commissione specifica», sottolinea il sindaco in consiglio comunale. «Per realizzare il progetto partiremo dalla fontana che è anche una rotonda».
Pasquali anticipa che in una prima versione dell’architetto Carlo Ponzini, già curatore del restauro della nuova Banca di Piacenza che s’affaccia sulla piazza al posto di un precedente gigantesco dehors, si era pensato di modificare anche l’area mercatale: «Ma non è possibile. Per questo ci concentreremo inizialmente sulla fontana, andando poi verso la chiesa in rovina di San Francesco, usata per anni come deposito di mezzi agricoli. Finalmente con il finanziamento della Regione diventerà un auditorium», ribadisce il primo cittadino.
L’obiettivo è quello di rendere più armonico lo sviluppo della piazza verso il monastero dove sostò il santo patrono d’Italia, così da valorizzarlo, anziché lasciarlo isolato rispetto al centro. «Dobbiamo anche trovare un finanziamento per pavimentare la piazza e installare gli arredi. Per questo abbiamo chiesto che l’area esterna della Banca restasse al momento vuota, proprio per omologare poi tutto lo spazio in un progetto organico, uniforme».
Tornando sui dehors, Pasquali ha ricordato come quelle aree siano pubbliche e vicine alla fase di rinnovo della concessione. «Ma la riqualificazione della piazza non è imminente, serviranno almeno due anni», interviene Bonini. «Noi intanto chiediamo almeno interventi di sensibilizzazione sul tema del decoro. Una pizzeria è chiusa da tempo, ad esempio. Mi dicono che forse riaprirà in estate, ma nel frattempo sotto ai tendoni c’è ancora la sporcizia del carnevale. Si potrebbe prendere esempio da Rivergaro o Travo, che hanno da tempo valorizzato la funzione anche estetica delle parti esterne dei bar, tramite un progetto condiviso con gli stessi esercenti». Pasquali ha spiegato che «sono già stati dati 3-4 avvertimenti. La Polizia locale dovrà far rispettare il regolamento».
In consiglio si è parlato anche della possibilità della fusione tra i Comuni dell'Alta Valtrebbia.