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Gli studenti sui luoghi della Banda Italia Libera

Il Viaggio della memoria di Isrec Piacenza ha fatto tappa a Paraloup e Boves

Elisabetta Paraboschi
3 aprile 2025|6 giorni fa
La seconda giornata degli studenti piacentini a Cuneo, per il Viaggio della memoria 2025 © Libertà/Elisabetta Paraboschi
La seconda giornata degli studenti piacentini a Cuneo, per il Viaggio della memoria 2025 © Libertà/Elisabetta Paraboschi
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A Paraloup, 1300 metri sopra il livello del mare, la baita in cui mangiamo riporta una scritta: “quando la memoria spinge passato e presente a confrontarsi è per una ricerca di giustizia”. Paraloup ora vive, ma nel passato era una delle novanta frazioni abbandonate di questo territorio che gli studenti delle scuole superiori partecipanti al Viaggio della Memoria di Isrec Piacenza (organizzato in collaborazione con Istoreco) hanno visitato in questo secondo giorno di cammino. Qui, poco più di 80 anni fa, è nata la Banda Italia Libera, la prima ad avere un’organizzazione politica e militare.
La seconda giornata degli studenti piacentini a Cuneo, per il Viaggio della memoria 2025 (foto Paraboschi)
La seconda giornata degli studenti piacentini a Cuneo, per il Viaggio della memoria 2025 (foto Paraboschi)
Quando scendiamo, a piedi lungo un sentiero innevato e poi in navetta e poi in pullman, arriviamo a Boves, teatro della prima strage del settembre 1943 quando i nazisti bruciarono la città per rappresaglia. Lì, su tutti i muri, ogni lapide racconta la distruzione del paese con 350 case incendiate e 45 morti nel settembre 1943 e poi ancora in gennaio 1944 quando a bruciare furono 500 case e furono uccisi 157 civili.
Il saggista Marco Revelli, figlio di Nuto Revelli nel video realizzato da Elisabetta Paraboschi)