Travo, dal borgo antico parte il nuovo accesso alla “Dea Minerva”

Presentato in municipio il progetto che collegherà il sagrato della chiesa alla passeggiata lungo il fiume Trebbia

Cristian Brusamonti
|8 ore fa
Travo, dal borgo antico parte il nuovo accesso alla “Dea Minerva”
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Bella la passeggiata “Dea Minerva” lungo il fiume Trebbia. Ma per chi visita Travo e non conosce il paese, accedervi dal centro storico può essere un vero rebus: così entra nel vivo il progetto - già annunciato più volte dall’amministrazione - di creare un nuovo accesso alla passeggiata direttamente dal borgo antico, più precisamente dal sagrato della chiesa di Sant’Antonino Martire. Il progetto definitivo, così come elaborato dall’architetta Laura Gazzola, è stato presentato pubblicamente nei giorni scorsi in municipio a Travo.
La sistemazione della passeggiata - non solo il nuovo passaggio diretto ma anche un generale riassetto del percorso - è finanziato dai fondi Stami per le Aree Interne, che a Travo porteranno anche un nuovo ostello, un nuovo parcheggio e il completamento del municipio. «Sarà un modo per valorizzare il nostro borgo dal punto di vista turistico, andando a sfruttare un angolo di paese da sempre poco utilizzato» spiega la sindaca di Travo, Roberta Valla. « Inoltre permetterà di collegare così museo e parco archeologico con un percorso pedonale di pregio». Per far ciò, grazie ad accordi con l’ex parroco don Costantino Dadda, la Curia ha ceduto parte del terreno: il minimo indispensabile per consentire il passaggio della scala su quattro livelli. In base al progetto, illustrato dall’architetto Filippo Albonetti, i turisti potranno accedere dalla “terrazza” sul Trebbia nei pressi del sagrato della chiesa attraverso un cancelletto e, da lì, scendere fino al piano della canonica. «Una scala leggera in ferro e poco visibile, inserita nella struttura muraria accanto alla canonica, come richiesto dalla Soprintendenza» spiega il tecnico. «Saranno utilizzati gli stessi materiali già utilizzati nella parte di passeggiata che costeggia il borgo, ferro e pietre». Da lì si scenderà al livello dei terrazzamenti e degli orti, fino ad arrivare sulla passeggiata attraverso rampe e piccoli scalini, col consolidamento del muro che sostiene chiesa e canonica. Proprio l’area parrocchiale della canonica (dove si svolgerà in questi giorni il presepe vivente) resterà ad uso parrocchiale, separata da una barriera semi-mobile rispetto al pubblico passaggio.
Tra i cittadini, c’è chi lamenta la perdita di una parte del sagrato o avrebbe preferito un collegamento unico con una maxi scala. Per il nuovo parroco don Omar Bonini, arrivato in paese a cose fatte, le richieste sono di mantenere anche la scala già esistente in corrispondenza dei terrazzamenti e di poter chiudere l’accesso alla passeggiata in occasione di funerali o circostanze particolari. « Ma ogni passaggio - garantisce la sindaca - sarà controllato dalle telecamere».
La nuova scala
La nuova scala