Al Municipale il tradizionale concerto di San Silvestro saluta il 2025
Teatro gremito per l’Orchestra Farnesiana e il Coro del Teatro Municipale, diretti dal maestro Matteo Beltrami

Marcello Tassi
|2 ore fa

A Piacenza non sarebbe Capodanno senza il tradizionale Concerto di San Silvestro, che anche quest’anno ha visto il Teatro Municipale gremito in ogni ordine di posto, per salutare in musica l’arrivo del nuovo anno.
Questo pomeriggio il programma ha abbracciato il grande melodramma italiano – con alcune delle pagine più celebri del repertorio operistico verdiano in primo piano – affiancando l’eleganza della musica francese e il fascino intramontabile della tradizione viennese.
Un vero e proprio viaggio musicale affidato all’Orchestra Farnesiana e al Coro del Teatro Municipale, diretti dalla bacchetta del maestro Matteo Beltrami: un’occasione speciale per offrire al pubblico un augurio in note per l’anno ormai alle porte.
A sottolineare il valore della serata, le parole della sindaca di Piacenza Katia Tarasconi: «Si chiude un 2025 ricco di progetti culturali, e non solo, per la nostra città. Un anno contraddistinto dall’operatività e da una grande voglia di fare, ben rappresentato dai progetti portati avanti con la Fondazione Teatri, che ha dimostrato di avere coraggio. La Trilogia verdiana è stata qualcosa di unico e straordinario: abbiamo tracciato una linea che cercheremo di proseguire anche nel 2026. Una linea che ci ha portati a proporre Piacenza come Capitale europea della cultura per il 2033. Un progetto che verrà messo nero su bianco, dal punto di vista progettuale e operativo, proprio nel 2026 che ci attende».
Soddisfazione ed emozione anche nelle parole della direttrice di Fondazione Teatri, Cristina Ferrari: «È stato un anno davvero speciale per il nostro teatro e per la Fondazione Teatri di Piacenza. Il Teatro Municipale ha ospitato la “Trilogia Popolare” verdiana – Rigoletto, Il trovatore e La traviata – tra ottobre e novembre 2025: un progetto speciale, realizzato anche grazie a un contributo straordinario del Ministero della Cultura, che ci ha riempito di orgoglio e di un grande senso di responsabilità verso il nostro pubblico. Un pubblico che ha ricambiato con entusiasmo e lunghi applausi la nostra proposta. E quale occasione migliore per chiudere in bellezza se non questo concerto, con un programma davvero molto ricco, sempre con Verdi in primo piano. Un modo per dire grazie a tutti quelli che, stagione dopo stagione, stanno dimostrando di credere in noi».

