Il bilancio dei carabinieri: scendono i furti e le truffe
In un anno 13.227 interventi, pari a 37 al giorno. Le razzie sono state 3.855, con una riduzione di 270 unità rispetto alle 4.125 del 2024
Redazione Online
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Nel 2025 le pattuglie dei Carabinieri della provincia di Piacenza hanno percorso 1.902.254 chilometri in servizi di controllo del territorio e preventivi, effettuando 13.227 interventi (circa 37 al giorno).Servizi svolti quotidianamente nell’arco delle 24 ore, sia in città che in provincia, con l’impiego del personale delle Stazioni e degli equipaggi del Radiomobile.
Nel corso dei 19.225 servizi esterni, sono state controllate 67.352 persone e 43.560 veicoli. Un’attività di prevenzione che ha riguardato anche la sicurezza stradale e, dunque, quella di migliaia di cittadini di ogni fascia di età che, ogni giorno, per motivi di lavoro, studio e svago percorrono le strade della vasta provincia piacentina: 2.184 sono stati gli interventi effettuati per incidenti stradali, mentre 2.010 sono state le contravvenzioni al codice della strada, di cui 114 per guida in stato di ebbrezza alcolica e 12 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Nel 2025, l’indicatore complessivo della delittuosità in provincia ha registrato una leggera flessione rispetto all’anno precedente. Fino al 26 dicembre 2025, i reati complessivi sono stati 8.636, con una diminuzione di 349 reati rispetto agli 8.985 del 2024. I furti in genere sono stati 3.855, segnando una riduzione di 270 unità rispetto ai 4.125 del 2024. Le truffe, che nel 2024 erano 985, sono diminuite a 895, con una riduzione di 90 casi. La capillare presenza dell’Arma dei Carabinieri sul territorio continua a giocare un ruolo cruciale, intervenendo nell’84% dei reati che si verificano in provincia, contribuendo così in modo significativo alla lotta contro la criminalità.

Incontri nelle scuole
Particolarmente intensa, sempre sul versante della prevenzione, è stata l’attività di sensibilizzazione e formazione svolta su più fronti, dall’Arma di Piacenza. Per i nostri ragazzi, sono stati già svolti 27 dei 93 incontri programmati per l’intero anno scolastico, nel corso dei quali sono stati affrontati temi di particolare attualità e delicatezza, tra cui bullismo, cyber-bullismo e rischi connessi all’utilizzo di social media, ovvero su come farne un uso appropriato e consapevole. Inoltre presso le municipalità, nelle parrocchie, nei centri per anziani e presso altre associazioni e luoghi di aggregazione, sono stati organizzati incontri per informare la popolazione sui rischi e sui reati più diffusi quali le truffe e i furti in abitazione.
Prevenzione dei raggiri
Nel 2025 i carabinieri di Piacenza hanno incontrato i cittadini in numerosi comuni della provincia, partecipando a eventi pubblici e momenti di confronto organizzati insieme alle amministrazioni locali e alle associazioni di volontariato. Occasioni preziose per spiegare, con parole semplici e esempi concreti, come riconoscere i tentativi di raggiro e come difendersi da chi prova a sfruttare la buona fede e la fragilità delle persone anziane.
Le truffe, spesso, si presentano sotto forma di telefonate improvvise, falsi incarichi attribuiti a enti pubblici, richieste di denaro urgente per presunti problemi familiari o proposte di facili guadagni. Modalità subdole, studiate per colpire chi vive solo o chi si trova in una condizione di fragilità. Dietro ogni episodio, non c’è solo un danno economico, ma anche un forte impatto emotivo, fatto di paura, senso di colpa e, cosa ancor più grave, ciò determina i venir meno della propria autostima e della fiducia in sé stesso.
Durante l’anno sono stati organizzati numerosi incontri informativi a cui hanno partecipato attivamente centinaia di persone, ponendo domande, raccontando esperienze e imparando a riconoscere i segnali di allarme. In ciascun incontro sono stati distribuiti materiali informativi con indicazioni pratiche e numeri utili da contattare in caso di dubbi o situazioni sospette.
Un tale impegno, portato avanti da tutta l’Arma piacentina fino ai confini più remoti della provincia, unito alla collaborazione sempre più attenta dei cittadini, ha permesso di ottenere risultati concreti, spesso difficili da quantificare e, poiché consistiti in un nulla di fatto, quasi mai oggetto di attenzione.
I truffati sono stati 995
A ben vedere, nel 2025 le truffe denunciate sono state 895, in diminuzione rispetto alle 985 del 2024. Ma soprattutto, sono in forte aumento, dato molto positivo, quelle sventate grazie alla prontezza delle potenziali vittime.
La prevenzione delle truffe agli anziani, tuttavia, non è una sfida che i carabinieri di Piacenza possono affrontare da soli, ma richiede un impegno che coinvolga l’intera comunità: famiglie, vicini di casa, amici, associazioni e istituzioni locali. Solo attraverso una rete di attenzione e collaborazione è possibile costruire un sistema di protezione efficace, capace di garantire maggiore sicurezza e serenità a chi, più di altri, merita di sentirsi protetto.
Una maggior consapevolezza dei rischi e dei servizi da attivare in caso di bisogno, consente al cittadino di proteggersi con maggior efficacia, ma anche all’Arma di offrire una risposta più aderente e tempestiva.
Controlli nei cantieri
In ambito di prevenzione, è poi risultato strumento fondamentale anche quello della collaborazione e delle sinergie con le componenti specialistiche dell’Arma, ed in particolare N.A.S. e Nucleo Ispettorato del Lavoro. I controlli svolti nei vari settori hanno infatti permesso, in molti casi, di evidenziare carenze o inadempienze che, se trascurate, avrebbero potuto avere conseguenze anche gravi. Nel corso dell’anno sono state eseguite 178 ispezioni in città e provincia a ditte, cantieri edili e attività, sia a tutela dei lavoratori occupati, che dell’utenza.
Sul fronte delle ispezioni e del contrasto alle attività illegali riguardante la sicurezza del lavoro e dei lavoratori, le operazioni hanno avuto un impatto significativo, con 21 sospensioni di attività imprenditoriali per il lavoro nero e gravi violazioni delle norme di sicurezza sul lavoro. Le sanzioni amministrative complessive hanno raggiunto i 254.750 euro ed è stato recuperato un importo di oltre 150.000 euro relativo all’evasione contributiva.
Discariche abusive trovate dai Forestali
Nell’annualità che si sta per concludere, le attività di controllo e vigilanza sul territorio poste in essere dal Comparto Forestale dell’Arma hanno prodotto risultati significativi a tutela dell’ambiente, della salute pubblica e della legalità. Complessivamente sono stati accertati 299 illeciti, con un importo totale delle sanzioni pari a 280.040 euro. Le operazioni hanno portato al sanzionamento di 290 persone e al sequestro penale di 13 beni, tra discariche abusive, manufatti edili non autorizzati, alimenti non commercializzabili e mezzi vietati per l’attività venatoria.
Nel dettaglio, nell’ambito della tutela del territorio si registrano 122 illeciti accertati a fronte di 4.703 controlli effettuati.
Nel complesso, le attività del Comparto Forestale hanno comportato 9.210 controlli, con il coinvolgimento di 2.355 persone e il controllo di 252 veicoli, a dimostrazione di un’azione capillare e coordinata a presidio del territorio. I dati confermano l’impegno costante dei Carabinieri Forestali nel garantire il rispetto delle norme, la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza della collettività, attraverso un’attività di prevenzione e controllo continua e strutturata nonché nella repressione degli illeciti sempre più efficace e articolata.
L'impegno delle stazioni
Nel 2025, grazie al tutte le Stazioni Carabinieri sparse sull’intero territorio della provincia, sono state ricevute 21.265. Ad ognuna di esse è stata garantita accoglienza ed attenzione, anche quando si è trattato di un semplice sfogo o per richiedere un consiglio. Altro impegno, anch’esso non trascurabile, è quello che deriva da fatti del quotidiano, come ad esempio gli interventi richiesti per liti e dissidi che, nell’anno in corso, sono stati ben 1028.
Potenziamento della struttura
Molta attenzione e risorse sono state dedicate all’aggiornamento professionale dei carabinieri in servizio in questa provincia, sia mediante corsi di aggiornamento professionale sia con periodi di istruzione svolti nell’ambito dei reparti di appartenenza. Con riguardo ai corsi formativi, particolare valenza hanno quelli svolti presso gli istituti di formazione dell’Arma. Complessivamente 125 carabinieri di ogni grado, hanno preso parte a 19 corsi su temi che spaziano dalle nuove tecnologie investigative alla criminalità informatica, dalla guida in condizioni di emergenza alla tutela delle fasce deboli, dal contrasto alla corruzione alle tecniche di aggressione dei patrimoni illeciti, dalla sicurezza sui luoghi di lavoro all’utilizzo del taser. Si aggiunga, a tal riguardo, che la copertura del turn-over tra i carabinieri piacentini è stata assicurata dalle nuove assegnazioni.
Nuova caserma a Podenzano
Nel 2025, l’amministrazione Comunale di Podenzano sta concludendo le attività necessarie per consegnare all’Arma il nuovo presidio in quella importante area del territorio provinciale, portando così a 30 il numero della Stazioni.
Il ricordo del vicebrigadiere Di Pietra
Il Comando Provinciale Carabinieri di Piacenza, anche nel 2025, ha dedicato particolare attenzione e cura alla propria storia e alla memoria dei Carabinieri che, in questa provincia, hanno sacrificato la loro vita per il bene comune e per la salvaguardia dei principi costituzionali.
Il 29 settembre 2025, presso la Chiesa di San Mario e San Giovanni Battista di Vigolzone è stata celebrata la santa messa in suffragio del Vice Brigadiere M.O.V.C. alla memoria Luca Di Pietra, deceduto tragicamente in servizio 11 anni fa a Castel San Giovanni. A lui sarà inoltre intitolata, proprio la già citata Stazione Carabinieri di Podenzano.
Il 2025 è poi stato anche l’anno che ha visto celebrata la straordinaria figura di un Carabiniere piacentino M.O.V.M. alla memoria, ovvero il Brigadiere Alberto Araldi, già comandante partigiano noto con il nome di battaglia di «Paolo». In occasione degli 80 anni dalla sua tragica morte (avvenuta per fucilazione il 6 febbraio 1945), il Comando Provinciale con il supporto delle scuole e di enti ed istituzioni locali, ha dato vita a numerosi eventi ed iniziative per ricordarne la figura, anche con l’obbiettivo di indicare, soprattutto ai giovani, un eroe a loro vicino. Un eroe di questa terra cresciuto con i loro stessi orizzonti negli occhi, in grado di muoverne i sentimenti verso ideali di Giustizia e di impegno civile.
Infine, altra importante iniziativa culturale organizzata dall'Arma piacentina è stato il concerto del 18 dicembre scorso tenuto nel salone dei concerti del Conservatorio Statale di Musica «G.Nicolini» di Piacenza, che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini. L'evento, che ha unito la musica alla valorizzazione della comunità, ha rappresentato un'occasione per rafforzare il legame tra l’Arma e il territorio puntando ai giovani ed alla cultura. L’Arma ha messo a disposizione del Conservatorio e dei sui studenti alcuni professionisti della Fanfara del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia, che hanno condiviso con gli studenti un lungo percorso formativo che è stato musicale e valoriale allo stesso tempo.

Breda: "Meno delitti"
Il comandante provinciale, colonnello Pierantonio Breda : «Anche quest’anno si annota una diminuzione della delittuosità complessiva; il trend viene confermato anche nei furti e nelle truffe. Il favorevole andamento era stato annunciato lo scorso anno e - in questi mesi - é stato rimarcato anche dai noti approfondimenti giornalistici che ritualmente seguono il fenomeno e approfondiscono le statistiche nazionali. Nonostante ciò, la percezione della sicurezza si muove spesso in senso opposto. L’opinione della popolazione si forma, in parte, sull’esperienza personale e, in parte, su sensazioni e racconti. É dunque necessario lavorare ulteriormente sulla visibilità del dispositivo di prevenzione e sulla comunicazione. Al riguardo sottolineo che ben il 10% dei reati si compiono con la collaborazione necessaria della vittima. É dunque evidente che una aggiornata informazione sui rischi fornita dalle forze di polizia può contribuire a fornire alla popolazione maggiore consapevolezza e ad abbattere ulteriormente l’indice della delittuosità. Del pari, una maggiore conoscenza del funzionamento del servizio di risposta al cittadino di pronto intervento, oltre ad una maggiore consapevolezza delle potenzialità degli istituti e degli strumenti di sicurezza partecipata, possono portare a valorizzare il grande contributo informativo, che può arrivare dalla cittadinanza, per rendere più tempestivo ed efficace il servizio di prevenzione»

