Le sei storie che più hanno fatto battere il cuore ai piacentini nel 2025
Dalla cronaca nera ai diritti civili, dagli amori svelati alle paure quotidiane: il meglio delle notizie più cliccate che hanno acceso il dibattito, commosso e diviso i lettori
Redazione Online
|1 ora fa

Giorgia Squeri e Melody Ramann © Libertà/Effetre Studio
C’è un filo rosso che tiene insieme le notizie più cliccate del 2025 sul nostro sito: è l’emozione. Forte, divisiva, a volte scomoda. Un anno che i lettori hanno attraversato passando senza soluzione di continuità dalla cronaca nera alla rosa, dalla rabbia civile alla tenerezza, dal timore per la sicurezza quotidiana alla speranza ostinata dell’amore. Ed ecco il nostro best of, un mosaico di storie che hanno fatto discutere, condividere, riflettere.
Il talento che emigra e l’amore che chiede dignità
La storia di Giorgia Squeri, 36 anni, scienziata brillante costretta a lavorare ad Amsterdam, pubblicata in maggio, è diventata simbolo di due Italie che faticano: quella che non trattiene i suoi cervelli e quella che ancora inciampa sui diritti. Ricercatrice affermata, moglie di Melody Raymann per lo Stato olandese ma “solo” unita civilmente per quello italiano, Giorgia ha raccontato con lucidità e passione cosa significa sentirsi cittadini a metà. Un racconto intimo e politico insieme, amplificato dalle parole del padre, che hanno commosso il web, e da una domanda che resta sospesa: perché l’amore dovrebbe avere etichette di serie A e serie B?

Quel feto senza nome e la ferita che lacera il cuore
Ha colpito nel profondo, nel mese di giugno, la vicenda del feto trovato senza vita nel bagno del Pronto soccorso di Piacenza. E tra gli articoli più letti su questa sconvolgente vicenda, c'è quello che racconta la scelta dell’associazione Fattore Famiglia di chiamare quel feto Davide, trasformando una notizia di cronaca in un gesto simbolico: una rosa, un nome, un altare improvvisato. Di certo, una storia che ha aperto un dibattito. In seguito le indagini hanno portato a individuare la madre, una donna straniera di 38 anni, ora indagata per infanticidio.

La paura entra in casa: nuova truffa ai danni degli anziani
È una delle notizie di cronaca nera più lette e temute, perché parla di vulnerabilità quotidiana. Finti tecnici, falsi poliziotti, raggiri studiati nei dettagli per colpire gli anziani nelle loro case. Novantenni e ottantenni derubati dei ricordi prima ancora che dei gioielli. Una sequenza inquietante di episodi che ha acceso l’allarme in città e riportato al centro il tema della sicurezza, ma anche della solitudine di chi è più fragile. «Sono il tecnico del Comune, è mio compito controllare il suo bidone per la raccolta differenziata. Devo verificare che tutto sia in regola e che lei esegua la raccolta come richiesto dalle vigenti leggi». Con questo annuncio, “frutto” di un nuovo espediente per derubare gli anziani, un truffatore senza scrupoli, spalleggiato da un complice, all'inizio di dicembre ha raggirato una novantenne piacentina, derubandola di tutti i gioielli che aveva in casa. Un inganno simile ha visto invece protagonista un sedicente tecnico dei termosifoni spalleggiato da un finto poliziotto.

Ferragosto, Instagram e un amore finalmente alla luce
Dalla paura al gossip che scalda l’estate. La foto al mare dell'imprenditore piacentino Dario Costantini, presidente di Cna, con Adriana Volpe ha “sdoganato”, in agosto, una relazione tenuta lontana dai riflettori per oltre un anno. Un’immagine semplice, sorridente, diventata virale. Perché dietro il volto noto della tv e l’imprenditore piacentino c’è una storia di discrezione, rispetto e tempi lenti, che il pubblico ha premiato con curiosità e affetto.

Ladri incappucciati nella notte: l’incubo di Saliceto
Tre uomini in casa mentre la famiglia dorme. Basta questa frase a spiegare perché la notizia abbia catalizzato migliaia di lettori. Il colpo fallito in giugno a Saliceto di Alseno, con i ladri messi in fuga dai rumori, ha riportato alla ribalta il tema dei furti notturni e della percezione di insicurezza nelle frazioni (negli stessi giorni era stata presa di mira anche la vicina Chiaravalle della Colomba). Un racconto capace di far immedesimare chiunque nel silenzio rotto di una notte qualunque.

Un matrimonio che sa di montagna e di futuro
E poi c’è la storia che chiude l’anno con un sorriso. Le nozze di Gloria Ozzola e Andrea Carini alle Moline di Farini non sono state solo un “sì”, ma un ritorno alle radici: niente abiti scuri, cappelli di paglia, fiori di campo, tavoli dedicati ai monti. Una celebrazione semplice e luminosa, diventata virale perché racconta un’altra Italia: quella che resta, che torna, che crede ancora nei legami e nella terra.


