In Viaggio della Memoria, nel Museo del cinema e in un rifugio
Prima giornata per le scuole di Lugagnano e Pianello con Isrec: tappa a Torino per capire come raccontare le storie raccolte
Elisabetta Paraboschi
7 aprile 2025|6 giorni fa

Gli studenti in Viaggio della memoria con Isrec © Libertà/Paraboschi
Non si chiederà loro di diventare registi. Di far affondare un transatlantico in una piscina come fece James Cameron con “Titanic”. O di creare un capolavoro con un’autocisterna che insegue una macchina come Steven Spielberg ha fatto con “Duel”. Agli studenti degli istituti comprensivi di Lugagnano e Pianello, che oggi sono partiti per il Viaggio della Memoria di Isrec Piacenza verso le Langhe, si chiederà di trasformare un’idea, una suggestione, uno spunto - tanti ne verranno dati in questi giorni - in un progetto che restituirà il senso dell’esperienza.
Per questo motivo il percorso è partito dal Museo del cinema di Torino: la tappa, apparentemente lontana anni luce dall’esperienza di un viaggio della memoria, è in realtà importante perché ha consentito di mostrare agli studenti come trasformare un’idea in qualcosa di concreto. Che sia un film conta fin lì: i ragazzi si sono confrontati con le diverse fasi di realizzazione di un prodotto cinematografico, dalla stesura della sceneggiatura al lavoro del direttore della fotografia, dalle riprese al sonoro e alla postproduzione.
Ancora non sanno questi giovani in che modo utilizzeranno le suggestioni arrivate oggi: in che modo potranno rendere la storia del rifugio antiaereo di piazza Risorgimento a Torino, sepolto 12 metri sottoterra, che ancora conserva le panche originali e le scritte che invitavano alla calma le 1400 persone che vi si nascondevano 80 anni fa.
Come renderanno questi ragazzi il ricordo dei morti del Martinetto, ex poligono di tiro in cui a cielo aperto vennero fucilati 63 antifascisti? Non possiamo saperlo, ma intanto le idee sono arrivate in questa prima giornata di viaggio.
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