Nuovi istituti comprensivi, critici anche gli studenti
La lettera di 23 ragazzi della scuola media Frank costretti a spostarsi nella futura scuola che sta sorgendo all'ex Pontieri. "Noi di qui non ce ne andiamo"

Simona Segalini
|11 ore fa

“Stop! Adesso parliamo noi studenti! Sapete il disagio che ci state provocando?!”. Inizia così la lettera scritta a penna di una seconda classe della scuola media Anna Frank di Piacenza, 23 studenti, tra i possibili destinatari (insieme a due classi della Dante-Carducci e tre della Calvino) del cambio di sede da settembre 2026, in vista dell’avvento degli otto nuovi istituti comprensivi cittadini. La meta destinata della Frank (tre classi, al momento non vi è ancora la certezza assoluta di quale sezione sarà individuata) e imposta dalla rivoluzione degli Ic partita dal Comune di Piacenza (dove fu approvata in Consiglio con la piena condivisione di destra e sinistra) sarebbe la futura scuola che va sorgendo all’ex Pontieri, con fondi Pnnr. “Sarebbe”, in quanto - come Libertà ha anticipato - il collaudo della riqualificata struttura non sarà prima di giugno 2026 ma, soprattutto, non saranno terminati i cantieri per la messa in sicurezza dell’area, condivisi da Comune e Provincia". Con intenti critici sulla dichiarata assenza di chiarezza in tema di Ic era partita nei giorni scorsi una raccolta firme dai familiari di una classe quinta della primaria di San Lazzaro. Ora scrivono i ragazzi di una seconda della media Frank, rivolgendosi alle istituzioni: “Non è moralmente corretto e accettabile destabilizzare noi adolescenti in una fase così fragile e cruciale della nostra vita dove poniamo le fondamenta per il nostro futuro. Avete provato a mettervi nei nostri panni? Non crediamo proprio! Avete pensato alla nostra sicurezza? Vorremmo vedere voi obbligati a spostarvi da tutt’altra parte della città in corso d’opera, cambiando i professori, il loro metodo di insegnamento a cui siamo abituati da ormai due anni. Noi non siamo d’accordo".

