Tommaso Foti: «Pnrr, qui 524 milioni. Nel ‘27 no a identikit, ma candidati vincenti»

Colloquio di fine anno con il ministro per gli affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione

Marcello Pollastri
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|1 ora fa
tommaso foti - Pollastri
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Alle prese con l’influenza, il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, non era alla Camera, ieri, per l’approvazione definitiva della legge di Bilancio. Ma ha comunque concesso a Libertà un colloquio di fine anno. 
Ministro Foti, lunedì ultimo Consiglio dei Ministri dell’anno lampo: 30 minuti per approvare il decreto degli aiuti all’Ucraina. Perché? 
«Ero assente al Consiglio dei Ministri per ragioni di salute, tuttavia condivido pienamente un decreto che sostiene l’eroica resistenza del popolo ucraino all’invasore russo. Allo tempo stesso mi auguro che si concludano al più presto le trattative per una pace giusta e duratura che ponga fine alla prima guerra su suolo europeo dal 1945». 
Dicono che sia il braccio destro di Giorgia Meloni, un super fedelissimo. È così? 
«Il Presidente Meloni è un leader non solo nazionale, ma mondiale, come attestano le vicende politiche di ogni giorno. A Giorgia mi lega un consolidato e schietto rapporto d’amicizia, che è poi ciò che per me di più vale in politica, come nella vita». 
Nel centrodestra locale si lamenta che il capo, cioè lei, è troppo indaffarato legittimamente in questioni ministeriali per occuparsi delle Comunali di Piacenza del 2027. Siamo al cercasi candidato disperatamente. Ha qualche idea per riprendersi il Comune? 
«Con buona pace di chi non lo sa, il 24 ottobre ho incontrato, su loro richiesta, diversi consiglieri di centrodestra del Comune di Piacenza e ho espresso il mio pensiero sulle future elezioni comunali. Idee? Non sfogliare la margherita dei candidati perdenti, ma concentrarsi sulla stretta rosa di coloro che possono vincere». 
 Quello che si apre sarà un anno decisivo per il Pnrr. I soldi vanno spesi entro giugno. Come procedono i lavori? 
«Proprio ieri l'Unione Europea ha liquidato all’Italia l’ottava rata pari a 12,8 miliardi di euro e, nel contempo, ho inviato a Bruxelles la richiesta del pagamento della nona rata, di pari importo, essendo stati raggiunti i 50 obiettivi previsti. Ad oggi sono stati erogati all’Italia 153 miliardi di euro e la spesa certificata è di oltre 100 miliardi. Il Pnrr, si converrà, è pienamente in movimento, con buona pace dei menagramo che in quest’anno da ministro hanno auspicato il contrario». 
Qualche regalo per Piacenza? 
«Il Pnrr non è né una legge mancia, né fa regali, ma finanzia progetti. All’intero del nostro territorio risultano assegnate risorse Pnrr pari a circa 524 milioni di euro, articolate in 3.083 progetti, dei quali 2.116 conclusi, 147 in fase di conclusione e 502 in esecuzione. I pagamenti effettuati ammontano, ad oggi a 262 milioni di euro».