Addio turni, arriva il conto alla rovescia: i frenetici giochi da tavolo in tempo reale

Un esempio italiano è Dungeon Fighter, poi Pandemic: reazione rapida, Escape: The Curse of The Temple e altri

Carlo Chericoni
|4 ore fa
Galaxy Trucker - © Libertà/Carlo Chericoni
Galaxy Trucker - © Libertà/Carlo Chericoni
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Quando si parla di giochi da tavolo, l’immagine più comune è quella del tabellone al centro, pedine schierate e un dado che rotola mentre gli altri aspettano pazientemente il proprio turno. Ed è un’associazione tutto sommato corretta: per tradizione, questo è un passatempo fatto di pause, ragionamenti, conversazioni, piccoli calcoli e scelte ponderate.
Ci sono però alcuni sottogeneri di questo hobby che non si uniformano a questa “visione” e propongono meccaniche più attive e dinamiche. Un esempio in questa direzione sono i party game, pensati per favorire socialità e interazione, spesso con prove di abilità che trasformano il tavolo in un piccolo palcoscenico. Un esempio è l’italianissimo Dungeon Fighter: un’avventura cooperativa in un dungeon pieno di trappole e mostri, dove per attaccare non basta lanciare i dadi su un tabellone bersaglio, ma bisogna farlo in modo improbabile: sotto una gamba, a occhi chiusi o con traiettorie “acrobatiche”.
A spezzare lo schema classico contribuiscono anche i cosiddetti dexterity game, i giochi di destrezza: qui sono riflessi e coordinazione a fare la differenza. Il modello più noto è Jenga, con la sua torre instabile, ma la famiglia è ampia e comprende anche quei titoli in cui si spostano pezzi con una “schicchera”, come accade con le biglie o con i calciatori del Subbuteo.
Infine c’è una tradizione, soprattutto nei giochi di carte, che punta sulla rapidità di reazione: quando si verifica una certa combinazione, vince chi agisce per primo. Un esempio recente e popolarissimo è Taco Gatto Capra Cacio Pizza: si ripete la filastrocca che dà il titolo al gioco mentre si girano le carte e, se la parola pronunciata coincide con l’immagine appena scoperta, bisogna colpire al volo la pila centrale. Un meccanismo semplicissimo adorato dai giocatori più piccoli.
Magic Maze
Magic Maze
La categoria più affascinante tra i giochi “dinamici” è però quella dei titoli in tempo reale. Qui il classico “tocca a te” scompare: si agisce tutti insieme, di corsa, finché un conto alla rovescia non mette fine alla fase. Ne esce un’esperienza più vicina a un’emergenza da gestire che a una partita ragionata, con decisioni prese al volo e una tensione che sale man mano che il tempo si assottiglia.
In Pandemic: Reazione Rapida, ad esempio, la squadra deve far funzionare un aereo che porta aiuti umanitari nelle città in crisi. Quando parte il timer, i giocatori si muovono all’interno del velivolo per sfruttarne le diverse “aree” operative e lanciano dadi per produrre risorse da impacchettare e consegnare prima che la clessidra si svuoti. La difficoltà non è solo “cosa fare”, ma farlo in tempo coordinandosi con gli altri in pochi secondi.
Altrettanto frenetico, e molto vicino per tematiche a certi videogiochi, è Project: ELITE. Anche qui si coopera, nei panni di soldati assediati da ondate di alieni. Ogni round alterna una fase di pianificazione, in cui ci si organizza con calma, a una fase d’azione in cui scatta il countdown: per un tempo limitato tutti tirano e ritirano dadi a raffica per muoversi sulla mappa, sparare, attivare abilità e completare obiettivi prima che i nemici prendano il sopravvento. Il gioco punta dichiaratamente su questo: pressione, confusione controllata e adrenalina, con la sensazione che ogni esitazione costi cara.
In Escape: The Curse of the Temple, la tradizionale clessidra lascia il posto a una colonna sonora che funge da cronometro invisibile. La traccia di 10 minuti, riproducibile anche tramite smartphone, guida il ritmo della partita e segna i momenti di pericolo, creando una tensione continua. I giocatori esplorano una mappa che si costruisce sotto pressione lanciando dadi e chiamando i rinforzi quando servono anche i dadi degli altri per conquistare le gemme. Se parte l’allarme, bisogna tornare subito alla stanza sicura, altrimenti si perde uno dei propri dadi.
Anche Space Alert ruota attorno a una traccia audio di dieci minuti, durante la quale il computer di bordo dell’astronave annuncia in tempo reale l’arrivo di minacce come navi nemiche, mostri spaziali e asteroidi, ma anche problemi “interni” come intrusi a bordo e guasti ai sistemi. Con il tempo che scorre e la pressione che sale, bisogna decidere insieme e il più velocemente possibile chi attiva le armi, chi alza gli scudi, chi gestisce l’energia e chi si occupa delle altre emergenze, programmando tutto tramite il piazzamento di carte azione su un tabellone. Allo scadere della traccia si passa poi alla fase di Risoluzione, che torna a una classica scansione a turni: si rivelano le azioni pianificate e le si eseguono nell’ordine stabilito. Se la squadra si è coordinata bene, la nave se la caverà; altrimenti, sarà un disastro.
Pandemic<br><br>
Pandemic<br><br>
Nell’originalissimo Magic Maze il controllo dei personaggi è capovolto: non si “sceglie” un eroe e lo si guida fino alla fine, perché tutti possono muovere qualunque avventuriero. Il trucco è che ogni giocatore ha in mano una carta che gli concede una sola direzione di movimento e una specifica azione speciale come salire le scale, teletrasportarsi, esplorare nuove aree. Per far funzionare il piano serve quindi una catena di interventi perfettamente sincronizzati: uno spinge l’eroe nella direzione giusta, un altro lo fa proseguire, un altro ancora esplora una nuova zona della mappa. Il tutto con la limitazione di non poter parlare, se non in rare finestre.
Se fin qui il tempo reale ha avuto soprattutto un volto cooperativo, Galaxy Trucker lo usa per una sfida più spietata e competitiva. Nella prima fase tutti, contemporaneamente, pescano tessere coperte da un mucchio centrale: girandole, possono rivelarsi pezzi utili per assemblare la propria astronave come cabine, motori, laser, stive e altro. Se un componente non serve, lo si può rimettere nel mucchio, questa volta scoperto, e la caccia riparte: si prende, si valuta, si incastra, si scarta, finché il tempo non finisce.
Poi arriva la seconda fase, il “viaggio”, dove si scopre quanto è solida la nave costruita di corsa: carte avventura e imprevisti mettono alla prova motori, scudi e stive, e ogni evento si risolve in base a come si è assemblato il proprio rottame spaziale.
I giochi in tempo reale mostrano come i board game “moderni” possano cambiare passo senza perdere la dimensione sociale: al posto dell’attesa e dei turni entrano coordinamento, priorità e decisioni rapide, spesso con regole semplici ma conseguenze immediate. Non sono titoli adatti a chi cerca una partita riflessiva e silenziosa, ma funzionano bene con gruppi che vogliono un’esperienza intensa in cui anche gli errori diventano parte naturale del divertimento.
Project: ELITE
Project: ELITE