Progetto Serena: «Il cane è il migliore amico di chi ha il diabete»
I referenti del Progetto Serena sono stati i protagonisti, insieme al travel blogger Claudio Pelizzeni, del convegno organizzato da Adp

Marco Vincenti
14 aprile 2025|5 giorni fa

La famiglia di Lake e i preparatori del Progetto Serena© Libertà
Quando si parla di diabete si pensa subito a farmaci, dieta e controlli. Ma in realtà c’è un alleato scodinzolante e fedele capace di fare la differenza. Sì, è il cane che grazie a un’adeguata preparazione può imparare a riconoscere e segnalare le variazioni glicemiche del proprio padrone. Un percorso formativo su cui si basa l’attività del Progetto Serena, associazione nata nel 2013 con l’ambizioso obiettivo di dare a tutti coloro che convivono con la malattia un cane da allerta diabete. I volontari della realtà sono stati i protagonisti insieme al travel blogger piacentino Claudio Pelizzeni del convegno promosso dall’associazione diabetici Piacenza all’agriturismo Boschi celati. «Un’occasione per parlare di prevenzione, sani stili di vita e per ribadire una volta per tutte che il diabete non preclude nessun tipo di esperienza – le parole di Carlo Fantini, presidente di Adp -. Siamo una comunità e insieme possiamo affrontare tutte le sfide con la consapevolezza che la scienza e l’innovazione tecnologica sono dalla nostra parte».
Il diploma a Lake
«Progetto Serena prepara cani allerta medica e allerta diabete – spiega la preparatrice Cecilia Motta -. Teniamo particolarmente alla relazione che si crea tra il nostro amico a quattro zampe e la persona con diabete». Grazie al protocollo ideato dal responsabile cinofilo, nonché presidente del Progetto Serena, Roberto Zampieri i cani vengono formati a segnalare i cambi glicemici consentendo così ai propri padroni di mettersi in sicurezza. Durante il convegno di Adp è stato riempito di coccole e complimenti Lake, lagotto diplomato con tanto di pettorina color celeste dopo aver conseguito il percorso formativo. «Lake è stato accolto dalla sua famiglia da cucciolo prendendo subito parte a un protocollo di lezioni che lo hanno reso un punto di riferimento sia dal punto di vista fisico che psicologico per il proprio padrone con diabete» commenta il preparatore Salvatore Battaglia.
Il Progetto Serena si chiama così in memoria della figlia del presidente Zampieri. «Ogni attività che portiamo avanti è dedicata a Serena che purtroppo non c’è più, ma è come se non fosse mai andata via» afferma commossa la volontaria Giulia Moschini.
Il Progetto Serena
Progetto Serena è un’associazione nata alla fine del 2013, dedicata a Serena Zampieri, figlia del presidente Roberto Zampieri. L’obiettivo della Onlus è di riuscire a far avere a tutti coloro che convivono con il diabete, un cane da allerta, senza che la persona con il diabete o la sua famiglia, siano costretti a sostenerne tutti i costi. Grazie alla passione e all’impegno del responsabile cinofilo Roberto Zampieri, ha visto la luce nel 2013 il «Protocollo cani allerta nel diabete», un metodo che rimane ad uso esclusivo di Progetto Serena Aps. La ricerca ed il protocollo sono eseguiti sotto stretta collaborazione con il professor Enzo Bonora, dell’Università di Endocrinologia di Verona.
«Fondamentale instaurare una rete con associazioni di questo calibro - evidenzia Carlo Fantini -. Dobbiamo essere consapevoli di tutte le opportunità che possono migliorare e rendere più sicura la vita di chi ha il diabete. Per questo teniamo particolarmente a questi incontri».
