And let the darkness set us free: “Yellowjackets” ci riporta Juliette Lewis e Christina Ricci
Redazione Online
21 gennaio 2022|1192 giorni fa

Parte fortissima “Yellowjackets”, con una puntata che lancia la grande domanda di tutta la stagione (alla quale non risponderà, perché è già stata confermata per una seconda e nella mente degli scrittori Ashley Lyle and Bart Nickerson è una serie anche più ampia). Una ragazza scappa nelle neve inseguita da un gruppo di persone mascherate: il bianco, il sangue, i boschi, un sacrificio rituale, un pasto? Per tutta la stagione tutti continueranno a chiedere alle Yellowjackets rimaste se hanno mangiato le loro amiche e insieme a questa domanda altre se ne accumuleranno perché la storia è scritta appositamente per far impazzire gli spettatori che nei forum stanno sezionando le puntate frame dopo frame.



Il cast delle adulte è grandioso, quello quelle ragazze ancora meglio: le attrici sono tutte pazzesche, la colonna sonora viaggia tra le Hole, P.J.Harvey, i Prodigy, i Portished, e la scrittura vola tenendo alta la tensione e rendendo impossibile prevedere gli avvenimenti successivi.
Nel passato le ragazze sono ragazze, pensano al fidanzato, ai vestiti per il ballo, a vincere il campionato: abbiamo visto abbastanza film e serie sugli adolescenti nelle high school americane da sapere che per alcuni di loro è il miglior periodo della loro vita. Shauna e Jackie sono amiche, e la loro è la classica amicizia dove una è bella e popolare e l’altra è meno bella ma più intelligente. Nat è la bad girl che beve e si droga, vive in una roulotte e ha una orribile storia familiare, Misty è quella strana, Taissa è quella determinata.
E in un certo senso la loro vita adolescente continua anche dopo l’incidente: litigano per un ragazzo, perché una ha letto il diario di quell’altra, perché una non aiuta il gruppo e resta a dormire fino a tardi la mattina. Le abitudini del quotidiano, la vita per come la conoscono ordinariamente, si infilano nello straordinario. E per straordinario non intendo solo ambiente ostile e disabitato ma amputazioni, scheletri, visioni, battesimi, tentativi di aborto, sedute spiritiche, lupi, orsi, culti religiosi, simboli, uomini senza occhi, funghi allucinogeni, sonnambulismo, sacerdotesse.
Nel passato le ragazze sono ragazze, pensano al fidanzato, ai vestiti per il ballo, a vincere il campionato: abbiamo visto abbastanza film e serie sugli adolescenti nelle high school americane da sapere che per alcuni di loro è il miglior periodo della loro vita. Shauna e Jackie sono amiche, e la loro è la classica amicizia dove una è bella e popolare e l’altra è meno bella ma più intelligente. Nat è la bad girl che beve e si droga, vive in una roulotte e ha una orribile storia familiare, Misty è quella strana, Taissa è quella determinata.
E in un certo senso la loro vita adolescente continua anche dopo l’incidente: litigano per un ragazzo, perché una ha letto il diario di quell’altra, perché una non aiuta il gruppo e resta a dormire fino a tardi la mattina. Le abitudini del quotidiano, la vita per come la conoscono ordinariamente, si infilano nello straordinario. E per straordinario non intendo solo ambiente ostile e disabitato ma amputazioni, scheletri, visioni, battesimi, tentativi di aborto, sedute spiritiche, lupi, orsi, culti religiosi, simboli, uomini senza occhi, funghi allucinogeni, sonnambulismo, sacerdotesse.

