lunedì 28 aprile

agg. 22:05

Liberta - Site logo
Liberta - Site logo

And let the darkness set us free: “Yellowjackets” ci riporta Juliette Lewis e Christina Ricci

Redazione Online
21 gennaio 2022|1192 giorni fa
And let the darkness set us free: “Yellowjackets” ci riporta Juliette Lewis e Christina Ricci
1 MIN DI LETTURA
Parte fortissima “Yellowjackets”, con una puntata che lancia la grande domanda di tutta la stagione (alla quale non risponderà, perché è già stata confermata per una seconda e nella mente degli scrittori Ashley Lyle and Bart Nickerson è una serie anche più ampia). Una ragazza scappa nelle neve inseguita da un gruppo di persone mascherate: il bianco, il sangue, i boschi, un sacrificio rituale, un pasto? Per tutta la stagione tutti continueranno a chiedere alle Yellowjackets rimaste se hanno mangiato le loro amiche e insieme a questa domanda altre se ne accumuleranno perché la storia è scritta appositamente per far impazzire gli spettatori che nei forum stanno sezionando le puntate frame dopo frame.
 
 
 
Il cast delle adulte è grandioso, quello quelle ragazze ancora meglio: le attrici sono tutte pazzesche, la colonna sonora viaggia tra le Hole, P.J.Harvey, i Prodigy, i Portished, e la scrittura vola tenendo alta la tensione e rendendo impossibile prevedere gli avvenimenti successivi.

Nel passato le ragazze sono ragazze, pensano al fidanzato, ai vestiti per il ballo, a vincere il campionato: abbiamo visto abbastanza film e serie sugli adolescenti nelle high school americane da sapere che per alcuni di loro è il miglior periodo della loro vita. Shauna e Jackie sono amiche, e la loro è la classica amicizia dove una è bella e popolare e l’altra è meno bella ma più intelligente. Nat è la bad girl che beve e si droga, vive in una roulotte e ha una orribile storia familiare, Misty è quella strana, Taissa è quella determinata.

E in un certo senso la loro vita adolescente continua anche dopo l’incidente: litigano per un ragazzo, perché una ha letto il diario di quell’altra, perché una non aiuta il gruppo e resta a dormire fino a tardi la mattina. Le abitudini del quotidiano, la vita per come la conoscono ordinariamente, si infilano nello straordinario. E per straordinario non intendo solo ambiente ostile e disabitato ma amputazioni, scheletri, visioni, battesimi, tentativi di aborto, sedute spiritiche, lupi, orsi, culti religiosi, simboli, uomini senza occhi, funghi allucinogeni, sonnambulismo, sacerdotesse.