Franco D'Aniello: «Il segreto dei Modena City Ramblers è la coerenza»

Stasera grande concerto ai Magazzini Generali di Milano della band con Pellegatta, Punkreas, Folkstone, Shandon e RFC

Eleonora Bagarotti
Eleonora Bagarotti
|3 settimane fa
Franco D'Aniello dei Modena City Ramblers, primo a sinistra
Franco D'Aniello dei Modena City Ramblers, primo a sinistra
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Prendiamo pure in prestito quel «Siete caldi?» che Madonna disse al pubblico del celebre concerto del 1987 a Torino. Ma trasformiamo la domanda in un’affermazione: «Siamo caldi!». Perché questo è esattamente lo spirito con cui, questa sera alle 21, bisogna recarsi al concerto - una vera e propria grande Festa musicale ed etica - che i Modena City Ramblers (&Friends) terranno ai Magazzini Generali di Milano. L’apertura sarà affidata a Pellegatta, cantautrice modenese che miscela il cantautorato folk pop contemporaneo con atmosfere elettroniche. Oltre a lei e agli headliner, ci saranno inoltre tantissimi gruppi ospiti.
Ne parliamo con Franco D’Aniello, flautista e cofondatore dei Modena City Ramblers (tra l’altro ospite, di recente, del programma “Bowlcast” di Marcello Tassi e Danilo Di Trani in onda su Telelibertà).
La copertina del disco
La copertina del disco
Franco D’Aniello, quella di stasera sarà una celebrazione, non solo un concerto.
«Quella di stasera sarà una serata davvero speciale perché è quasi la conclusione di un tour lunghissimo, quello di “Appunti resistenti”, partito a marzo e improntato quasi tutto sugli 80 anni dalla Resistenza. Abbiamo scritto anche un libro, “Nati per la libertà”, uscito ad aprile per la Nave di Teseo. Noi facciamo tour tutti gli anni, ma simbolicamente questo è stato molto importante anche perché, tra l’altro, segnava il ventennale di “Appunti partigiani”, che è stato uno dei nostri album più importanti. Tutto il 2025 per noi è stato improntato a un tour con canzoni sulla Resistenza come perno centrale».
Chi salirà in palco con voi?
«Intanto noi non chiudiamo il tour poiché, in realtà, abbiamo ancora qualche data ma simbolicamente la tappa è importante, quindi ospiteremo vari amici con i quali faremo festa. Ci saranno i Punkreas e poi gli Shandon, i Folkstone, gli RFC - e Pellegatta in apertura - quindi sarà sicuramente una bella festa».
La copertina del libro
La copertina del libro
Quali altri concerti avete in programma?
«Suoneremo in Europa insieme a un’altra band: quattro date tra Vienna, Monaco, Parigi e Bruxelles. Ma ci pareva bello “chiudere” con colleghi e, soprattutto, amici in palco con noi, con cui abbiamo già condiviso la scena varie volte e tutti siamo molto contenti, oltre agitati per l’emozione di un momento importante, musicalmente e personalmente».
Una domanda che nulla toglie ad altri gruppi del cosiddetto Combat Folk Rock. Penso che i Modena City Ramblers siano un unicum rispetto al fatto di avere sempre avuto, e mantenuto, una granitica coerenza a certi valori e e uno stile preciso nonostante un seguito piuttosto associabile a una popolarità più “glamour”. Qual è il segreto?
«Hai detto benissimo, una giustissima riflessione che mi trova concorde perché noi, quando abbiamo fatto il “piccolo salto” in termine di numero di pubblico e di popolarità - pur sempre rimanendo nel basso - siamo però riusciti, anche senza andare troppo in televisione, a mantenere il nostro pubblico, che si è sempre rinnovato di anno in anno. La cosa bella è che, ai nostri concerti, ci sono sempre giovani che ci seguono. C’è poi chi ti perde, e poi magari torna, ma abbiamo sempre avuto un ricambio generazionale fortissimo e questo ci ha permesso di rimanere sempre coerenti con le nostre idee. Non siamo mai andati alla ricerca di un pubblico nuovo, non abbiamo mai cercato scorciatoie di marketing e di pubblicità. Abbiamo sempre fatto le nostre canzoni, scritto i dischi che volevamo fare e non quelli che volevano sentire gli altri, ma alla fine il nostro pubblico ci segue da tanti anni perché siamo coerenti e siamo andati sempre per la nostra strada. Credo che sia soprattutto quello il segreto della longevità della band. È stato in parte difficile ma per noi rimanere sempre al nostro livello, per così dire, è vitale».
La locandina dell'evento
La locandina dell'evento
E cosa farete da venerdì in poi?
«Per il momento siamo concentrati sul tour, l’anno prossimo sicuramente continueremo con i concerti, siamo anche noi in un “Neverending tour” come Bob Dylan. E vogliamo ancora gustarci il disco e il libro, che stiamo ancora promuovendo».