Libertà su Instagram: 31.200 follower. Ne parlano Chiara Ambrogio e Cecilia Pizzaghi

L'informazione puntuale e autorevole vola anche sui social. il risultato è dovuto a un investimento dell’azienda: dalla dimensione editoriale a quella commerciale di Altrimedia

Eleonora Bagarotti
Eleonora Bagarotti
July 6, 2025|14 giorni fa
Libertà su Instagram: 31.200 follower. Ne parlano Chiara Ambrogio e Cecilia Pizzaghi
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La pagina Instagram di Libertà, liberta_piacenza, è seguita da 31.200 follower.
Altri dati riguardano i reel, alcuni dei quali hanno superato ampiamente il milione di visualizzazioni. Spicca, su tutti, la Posta di Tosca, la simpatica cagnolina protagonista della rubrica della giornalista Marzia Foletti: il video incentrato sulla questione del dormire o no insieme al proprio amico a quattro zampe è stato visto da un milione e duecentomila follower e subito dopo, con un milione e centomila, segue quello su quanto è pericoloso baciare o farsi baciare dal proprio cane.
C’è poi un video dedicato al Trebbia realizzato da Elisa Malacalza, caposervizio della Provincia di Libertà. Le visualizzazioni sono state 432mila ma sono in crescita, vista l’attualità e l’importanza dell’argomento: cosa ne sarà del Trebbia se la Liguria non inviasse più acqua a Piacenza?
Ma ci sono anche i video sul gregge di pecore che ha “invaso” la strada provinciale di Podenzano (165mila le visualizzazioni), della roulotte portata via dalla corrente del Po come conseguenza della piena dell’aprile scorso (a quota 147mila) o l’intervista all’artigiano Pier Luigi Campelli, che da 40 anni aggiusta le biciclette all’inizio di via Borghetto (seguita da 107mila follower). Da segnalare anche l’appello dei giornalista Marcello Tassi ed Elisa Malacalza ai motociclisti: «Quest’estate non sfrecciate sulla Statale 45». Inoltre, i reel realizzati con il razdur Danilo Anelli per lanciare la pagina settimanale in dialetto piacentino della Famiglia Piasinteina e i tanti legati ai casi di cronaca. E ogni giorno, su tutti gli argomenti, la pagina Instagram di Libertà posta più notizie, puntuali e precise.
Questo brillante risultato è il frutto della decisione di investire sui social dell’azienda Gruppo Libertà, uno sviluppo voluto anche in ottica commerciale grazie ad Altrimedia e non unicamente editoriale, che ha arruolato per sei mesi dei consulenti altamente specializzati per trasmettere le loro competenze a Chiara Ambrogio, social media & digital marketing specialist, e Cecilia Pizzaghi, responsabile marketing. Entrambe si occupano della pagina Instagram.
«Tutto è partito da una ricerca di marketing che evidenziava l’esigenza di essere presenti anche sui social media - spiegano Chiara e Cecilia -. Ovviamente con il declino che sta avendo negli ultimi anni Facebook, è diventato fondamentale essere su Instagram, oltre che su TikTok. Infatti, siamo anche lì».
L’esigenza era quella di intercettare le nuove generazioni, che purtroppo leggono poco?
Cecilia Pizzaghi: «Non solo quelle poiché possiamo dire di avere un bacino di utenza molto variegato. Non è che su Instagram ci rivolgiamo solo ai giovani. La volontà è quella di dare un’informazione accessibile, facile e molto intuitiva seguendo un po’ i linguaggi dei social ma restando sempre una fonte autorevole come, da sempre, è Libertà».
Su Instagram appaiono regolarmente i giornalisti di Libertà e Telelibertà.
Chiara Ambrogio: «Io mi coordino, adesso più di prima, con i giornalisti c’è una stretta collaborazione. Il seme era già stato piantato, la pagina esisteva già però era più “basica”. Successivamente, specialmente dall’arrivo del nuovo direttore del Gruppo Libertà Gian Luca Rocco, c’è stato uno sviluppo, un’evoluzione. Ora si tratta di elaborare le informazioni più importanti, anche nel caso di notizie molto pesanti, come quelle legate a certi casi di cronaca. Trattiamo anche temi come quello che è successo ad Aurora o tutto lo scompiglio dell’Ausl. A volte lanciamo anche degli appelli, che vengono presi in modo diverso a seconda di chi intercettano. Quello ai motociclisti che girano sulla Statale 45 a non andare veloce, ad esempio, è stato molto visto. C’è dunque anche un ruolo divulgativo».
Quanto i social hanno importanza dal punto di vista del marketing?
Cecilia Pizzaghi: «I social sono ormai diventati una cosa imprescindibile. Credo, e spero, si sia attivato un circolo virtuoso: i social stanno mostrando come il Gruppo Libertà sia un’azienda che sta cambiando, sempre di più al passo con i tempi. E il giornale, con la sua storia e con le sue competenze, ha permesso ai social un’autorevolezza che un’altra pagina altrimenti non avrebbe avuto. Oggi c’è una crossmedialità e un aiuto simbiotico:credo che i social aiutino tutti gli altri mezzi d’informazione e che tutti gli altri mezzi aiutino i social. E nulla di quello che abbiamo fatto sarebbe stato possibile se molti dei giornalisti non avessero collaborato. Abbiamo trovato una squadra incredibile, tutti si sono resi disponibili, a partire dai dirigenti, e questo ha fatto la differenza. Ma la cosa più importante è che, anche sulla sua pagina Instagram, l’informazione di Libertà sia certificata, con u n linguaggio appropriato ma sempre di qualità e con un rigoroso controllo delle notizie».
I social possono anche diventare una “giungla”. Avete riscontrato problemi particolari nei commenti a qualche reel?
Chiara Ambrogio: «Di base, le notizie di cronaca su problematiche forti sono seguitissime. A proposito dell’appello ai motociclisti, alcune persone si sono sentite “attaccate” e quindi non hanno compreso bene il senso. Talvolta le persone discutono nei commenti, soprattutto tra di loro. Per quanto riguarda la Posta di Tosca, i due video che hanno fatto oltre un milione di visualizzazioni hanno suscitato un po’ di polemiche poiché si parlava di baciare o di dormire con un cane. I video che fomentano di più la discussione sono quelli che girano molto e vengono condivisi parecchie volte».
Cecilia Pizzaghi: «Instagram e TikTok si chiamano Social Network e danno spazio alle opinioni delle persone. Ma Libertà informa, per prima cosa, e non è un forum».
DIETRO AL SUCCESSO UNA VISIONE CHIARA. I CANALI SI SVILUPPANO LUNGO DUE DIRETTIVE
Lo sviluppo dei canali social di Libertà si articola lungo due direttrici principali.
Da un lato, quella editoriale: un’estensione del racconto del territorio attraverso un linguaggio nuovo, complementare ai mezzi tradizionali del Gruppo.
Dall’altro, la dimensione commerciale, che richiama un principio di coerenza: offrendo ai nostri clienti - tramite Altrimedia - servizi di gestione social e marketing digitale, è naturale che i nostri canali rappresentino la prima testimonianza concreta del potenziale di una strategia ben strutturata.
Per questo il Gruppo investe con decisione anche nel rafforzamento della propria presenza digitale, puntando su contenuti curati, autentici e orientati ai risultati.
I social, oggi, non sono semplici vetrine, ma strumenti in grado di incidere concretamente sulla percezione e sulla crescita di un brand.
E quando la visione è chiara, i risultati diventano visibili.