Muore nel giorno dei suoi 100 anni. Nerina: barista e chiromante
«E’ uscita di scena da star, un’uscita teatrale. Non poteva essere diversamente». Così dicono i nipoti
Valentina Paderni
|3 settimane fa

Nerina con il fratelli Mino Freghieri e il piccolo Gianluca Barba
«E’ uscita di scena da star, un’uscita teatrale. Non poteva essere diversamente». Così dicono i nipoti di Nerina Freghieri, di Roveleto di Cadeo, che è mancata il giorno del suo centesimo compleanno.
Nata il 7 novembre 1925, è morta il 7 novembre 2025, quando tutti erano pronti per festeggiarla. Nicoletta le aveva perfino preparato la torta, una crostata al cioccolato, per omaggiarla.
«Non siamo riusciti a cantarle tanti auguri», dicono i nipoti Mirco con Nicoletta, Emanuele, Ivan e Ilaria. Ma un brindisi in suo onore è stato comunque fatto dalle operatrici della casa di riposo della Fondazione Aride Breviglieri di Carpaneto, dove Nerina alloggiava da otto anni, seguita e curata con dedizione. Era una bellissima donna. Elegante. Brillante. Sicura di sé.
Da giovane, Nerina ha fatto la sarta, poi ha affiancato la sorella Anna che assieme al marito Ugo Barba gestivano il bar Settebello, lungo viale Aldo Moro. Un personaggio, una donna eclettica, dalle molteplici sfaccettature. C’è chi le chiedeva consigli su come superare una discussione, un po’ come fosse la risolutrice di conflitti. Ma soprattutto aveva - pare - abilità soprannaturali: si definiva chiromante, prevedeva il futuro, leggeva le mani e le carte.

