Comunità solidali contro la povertà energetica, suor Antonella: «Aiuto prezioso»

Anche le suore Carmelitane del monastero di San Lazzaro hanno partecipato alla presentazione degli esiti della prima fase del bando Cers, 100mila euro per quattro comunità energetiche

Marco Vincenti
Marco Vincenti
|1 mese fa
Due suore in rappresentanza del monastero di San Lazzaro all'incontro dedicato alle comunità energetiche solidale- © Libertà
Due suore in rappresentanza del monastero di San Lazzaro all'incontro dedicato alle comunità energetiche solidale- © Libertà
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«Un progetto sostenibile e dal forte significato sociale» lo descrive così Roberto Reggi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, l'obiettivo al centro del Bando Cers promosso in collaborazione con il Banco dell'Energia. Nella mattinata di oggi, venerdì 24 ottobre, sono stati presentati gli esiti della prima fase di un programma che consentirà di incentivare lo sviluppo di un modello di produzione e consumo energetico che possa coniugare il tema della sostenibilità con la riduzione della povertà energetica e il contrasto delle disuguaglianze sociali.
«In sostanza, aderendo alle comunità energetiche che nasceranno e si svilupperanno nei prossimi mesi si potrà pagare l'energia a prezzi ridotti e, contemporaneamente, aiutare le famiglie in difficoltà economica» precisa Reggi prima di presentare le quattro comunità che riceveranno un contributo di 100mila euro per continuare su una strada che consentirà al territorio piacentino di diventare a tutti gli effetti sostenibile dal punto di vista energetico.
Le realtà energetiche che saranno supportate sono promosse da Comune di Piacenza, Confcooperative, Legambiente e Università Cattolica del Sacro Cuore. Le Comunità di Energia rinnovabile e solidale sono infatti soggetti giuridici autonomi, costituiti da realtà diverse che si aggregano per produrre, condividere, auto-consumare e vendere quanto generato attraverso uno o più impianti alimentati da fonti rinnovabili - aspetto comune a tutte le Cer - e che utilizzano una parte degli incentivi maturati a favore di progetti e iniziative di carattere sociale (la«s» di CERs significa, appunto, solidale). Un progetto apprezzato anche dalle suore Carmelitane del monastero di San Lazzaro. «Siamo qui per avviare un percorso di collaborazione - afferma suor Antonella Teresa Sincletica -. Si tratta di comunità solidali che rappresentano quindi un valore aggiunto in più nell'aiuto offerto alle persone in difficoltà».
«Siamo particolarmente soddisfatti dell'esito di questa prima parte del progetto - sottolinea il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -, non solo perché ha acceso un interesse superiore alle aspettative rispetto a un'opportunità che c'era ma che quasi nessun ente prendeva in considerazione per la complessità della materia e degli iter di realizzazione, ma anche per i risultati concreti che sta producendo. Il Bando rientra in un'azione strategica fondamentale del nostro programma, che dal 2023, sotto il nome di Energia in Comune, è stata condivisa con un partner nazionale di rilievo come il Banco dell'energia e con una rete importante di realtà del territorio».
La prima fase del Bando Cers
«La buona riuscita della prima fase del Bando CerS dimostra la proficua collaborazione tra Banco dell'energia e Fondazione di Piacenza e Vigevano a contrasto del fenomeno della povertà energetica - dichiara Silvia Pedrotti, Responsabile della Fondazione Banco dell'energia -. La promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali rappresenta un'area importante delle attività della Fondazione. Si tratta di un'opportunità di autonomia e cambiamento per tutti i cittadini grazie a un modello di produzione e consumo energetico che coniuga transizione ecologica, contrasto alle disuguaglianze e riduzione della povertà energetica, elementi fondanti della nostra Mission».
Il Bando è articolato in più fasi e sostiene sia la costituzione di nuove CERs, sia l'evoluzione, l'aumento dimensionale e la transizione di CER già esistenti in CERs, e lo fa sostenendo le spese di consulenze legali, tecniche, commerciali, informatiche, finanziarie e amministrative necessarie a portare avanti un percorso di costituzione che è particolarmente complicato, poiché regolato da norme recenti e in continua evoluzione.
Nella fase preliminare appena conclusa - la «call for proposal» - i soggetti interessati hanno presentato un'idea di massima dell'intervento, dell'impianto e delle realtà coinvolte. Sono arrivate in tutto sette proposte. Delle quattro accolte, quelle che fanno capo al Comune di Piacenza e a Confcooperative (presentata dalla coop La Sfinge), puntano alla creazione di nuove CERs e accedono adesso alla fase uno, che avrà come esito lo studio di fattibilità, l'engagement dei partner e il progetto preliminare. Se vi sono le condizioni per completare questa prima parte, si accede direttamente alla fase due, che riguarda il processo di attivazione della CERs, dalla definizione della forma giuridica all'atto di costituzione. La terza fase riguarda invece il consolidamento tecnico-amministrativo delle nuove CERs e l'ampliamento di quelle già esistenti, o la transizione da CER in CERs. È il caso delle altre due proposte approvate, presentate da Legambiente e Università Cattolica, che hanno già provveduto a costituire delle comunità energetiche e saranno affiancate nello sviluppo.
Il bando ha un plafond pari a 100mila euro. Ogni progetto può usufruire fino a 10mila euro di consulenze per la fase uno, fino a 5mila euro per la seconda e non oltre 15mila euro per la terza e ultima fase.