«Ora l'officina di liuteria costruirà i suoi primi violini»
Ieri la presentazione della seconda parte del progetto legato al laboratorio CinqueQuarti sostenuto dalla Fondazione Ronconi Prati

Eleonora Bagarotti
|5 giorni fa

L’Officina di liuteria CinqueQuarti, sostenuta da Fondazione Donatella Ronconi ed Enrica Prati e costola dell’omonimo progetto di laboratorio orchestrale, approda alla sua seconda fase: la costruzione dei primi strumenti musicali. Se ne è parlato ieri alla Caduti sul Lavoro (il IV Circolo didattico è capofila dell’ampio programma, sostenuto in primis da Fondazione di Piacenza e Vigevano), accolti dalla dirigente Simona Favari. Erano presenti l’avvocato Alessandro Miglioli, presidente della Fondazione Ronconi Prati, la presidente dell’Associazione CinqueQuarti Gianna Arvedi, la responsabile di progetto Elisabetta Menozzi, la tutor dell’Officina Nicole Martinasso, i liutai dell’Officina Carmen Sanzol e Matias E. Rojas, Michele Napoli per Laboratorio Falegnameria Caritas e il liutaio del progetto di costruzione Leonardo Soldi.
Intanto, in aula laboratorio, un gruppo di studenti cambia corde, sistema il ponticello, accorda. Nel frattempo, al pian terreno l’Orchestra Abreu sta provando. «Capita che i ragazzi turnino e molti arrivino a far sistemare il proprio strumento dopo qualche rottura “in diretta”. La manutenzione è fondamentale» spiegano Favari e Menozzi. E dopo il primo step dell’Officina, il cui primo anno è stato seguito da Napoli, Martinasso, Sanzol e Rojas, ecco che Soldi, studente al III anno della Civica scuola di liuteria di Milano, illustra come si inizierà a costruire i primi violini. «I ragazzi saranno 8, 4 su due strumenti poiché il violino si compone proprio di 4 parti. Sono previste 4 ore, quindi non faranno tutti i passaggi perché ci vogliono tante ore e una certa manualità acquisita per finire il lavoro, ma costruiranno alcune parti su pezzi già fatti e predisposti».
«Sarà un po’ come l’Orchestra del Mare che abbiamo applaudito di recente all’Alberoni», ha spiegato Favari. «Costruiremo i nostri strumenti e uno dei momenti più emozionanti sarà provare il loro suono. Avranno qualche caratteristica unica che li connoterà subito come “nostri”. Partiremo dai violini e poi passeremo ai violoncelli. Così, un altro tassello importante potrà fornire un’opportunità ai ragazzi più fragili, che potranno anche essere avviati a un mestiere straordinario».
Nel frattempo, il progetto CinqueQuarti è sempre più apprezzato a livello nazionale. Dopo la partecipazione a Eufonica a Bologna e un articolo sul Venerdì, la Rai ha mostrato interesse e grande apprezzamento. Il 26 dicembre, dalle 16 alle 17, se ne parlerà a Geo, condotto da Eva Sagramola su Rai 3.

