Strade spezzate, cresce la paura. «La gente ridotta allo stremo»
Papamarenghi lancia l'allarme in consiglio provinciale per la Sp47 fra Lugagnano e Vernasca. Bonini: preoccupazione per la chiusura in Valdaveto
Thomas Trenchi
|1 settimana fa

Strade interrotte e comunità di montagna isolate. Nel consiglio provinciale di ieri sono emerse due segnalazioni di frane che colpiscono il territorio piacentino. Dai banchi del centrodestra, Jonathan Papamarenghi ha espresso forte apprensione per «il gravissimo dissesto sulla strada provinciale 47, al confine tra Vernasca e Lugagnano, che da sette mesi mette in difficoltà la popolazione e le poche attività commerciali dell'alta Valchero». Pur riconoscendo l'impegno «continuo e articolato» dei tecnici della Provincia, che ha ringraziato per la collaborazione, Papamarenghi ha chiesto «maggiore determinazione politica». Secondo l'esponente politico, «da aprile tutti quei paesi sono praticamente isolati da Lugagnano: si può arrivare solo con deviazioni lunghe e impervie o allungando molto la strada». Una situazione che, ha aggiunto, «crea problemi enormi anche solo per raggiungere gli uffici comunali, quelli dell'Unione o i medici di famiglia che in gran parte sono a Lugagnano o Castellarquato». Difficoltà che colpiscono anche il turismo: «Le attività lamentano pesanti ripercussioni». Un caso emblematico riguarda i corrieri: «Molti non percorrono le tratte alternative e lasciano i pacchi all'ufficio postale di Lugagnano, pur con tariffa pagata per la consegna. Chi li deve ritirare - ha proseguito Papamarenghi - affronta anche un'ora e mezza di strada, e non tutti possono farlo». Da qui l'appello a «concentrare le risorse per uno studio di fattibilità, che ancora manca a sette mesi dalla frana», per arrivare poi «a un intervento risolutivo, perché le risorse ci sono e serve la volontà di utilizzarle».
Papamarenghi ha evidenziato di aver «suggerito già nelle prime settimane uno spostamento del tracciato a monte dell'attuale, meno oneroso», ipotesi che la Provincia sta ancora valutando con gli uffici regionali e con esperti del settore. «Finora però non sono state adottate iniziative né è stata creata una viabilità alternativa», ha concluso. Intanto la frana continua ad avanzare: crepe e distacchi si allargano ogni giorno, mentre lo strapiombo raggiunge il fondovalle, dove scorre il torrente Chiavenna.
Dalla maggioranza, la consigliera provinciale Patrizia Calza, sindaca di Gragnano, ha replicato che «la situazione è complessa e non immediata, ma viene seguita con attenzione dagli uffici e da tutta l'amministrazione provinciale».
Altra segnalazione è arrivata dal leghista Federico Bonini, riguardo alla chiusura della strada provinciale in val d'Aveto per una frana causata dal maltempo: «C'è preoccupazione tra imprese e residenti che vivono sul confine e la usano ogni giorno. Purtroppo la chiusura non sarà breve: chiedo sensibilità perché la valle è spezzata in due». La consigliera Roberta Valla, sindaca di Travo, ha invitato a «unire le forze per trovare una soluzione sulla viabilità alternativa».
Sul fronte scolastico, il consiglio ha approvato la variazione di bilancio per ricostruire la palestra di Fiorenzuola distrutta dall’incendio di luglio, stanziando 700mila euro. Altri 700mila euro andranno alla nuova palestra nell’area ex Pontieri per costi aggiuntivi. La presidente Patelli ha spiegato che «il mutuo contratto per il finanziamento non sarà gravato da interessi, grazie alla tempestiva presentazione dell’istanza». Crescono anche i costi dei lavori per la sede della scuola Tramello nell’ex caserma dei vigili del fuoco: 370mila euro in più per imprevisti, con un investimento totale superiore a nove milioni.


