Oggi è Halloween: curiosità e tradizioni sulla notte più spaventosa dell'anno
Arriva la ricorrenza, tra le più celebrate al mondo, che affonda le sue radici in tradizioni millenarie
Fabrizia Malgieri
|1 mese fa

Jack O'Lantern - © Libertà/Fabrizia Malgieri
Da secoli è considerata la notte più spaventosa dell’anno, il momento in cui le nostre paure possono finalmente essere esorcizzate. In Italia è stata introdotta solo negli anni ’90, vivendo di riflesso dell’influenza di serie televisive e cinema statunitense, che ne hanno influenzato l’adozione.
Halloween è una delle celebrazioni più amate al mondo, ma è anche una notte in cui mistero, paura e fantasia sono costrette a intrecciarsi tra loro. Non tutti, però, sanno che dietro zucche illuminate, costumi da mostri terrificanti e borse piene di dolcetti si nasconde una storia millenaria che affonda le sue radici nelle antiche tradizioni dei popoli celtici. Secondo la mitologia, le origini di questa festa vengono fatte risalire a due millenni fa, ai tempi dei Celti che abitavano le regioni dell’attuale Irlanda, Scozia e Galles. Secondo le loro usanze, il 31 ottobre rappresentava la fine dell’estate e l’inizio del nuovo anno, celebrato con la festa di Samhain, un momento nevralgico che segnava il passaggio dalla luce all’oscurità, dall’abbondanza alla carestia invernale. Si diceva che durante la notte di Samhain il limen che separava il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliava, permettendo agli spiriti di vagare sulla Terra. Per proteggersi dalle anime malevole, i Celti accendevano grandi falò, indossavano maschere spaventose e lasciavano offerte di cibo fuori dalle case, così da placare gli spiriti e assicurarsi la loro benevolenza. Con il sopraggiungere del Cristianesimo, la Chiesa tentò di sostituire le celebrazioni pagane con ricorrenze religiose: nel IX secolo, Papa Gregorio III spostò la festa di Ognissanti al 1º novembre, mentre il giorno successivo venne dedicato alla Commemorazione dei defunti. La vigilia, il 31 ottobre, divenne così All Hallows’ Eve (“vigilia di Ognissanti”), da cui deriva il nome Halloween, appunto. Ma in che modo Halloween è diventata ufficialmente una festa statunitense? Ciò accadde quando, tra il XIX e il XX secolo, milioni di irlandesi iniziarono ad emigrare nel Nuovo Continente portando con sé le tradizioni di Halloween.
Negli Stati Uniti, la celebrazione si trasformò in un momento più gioioso e comunitario: nacquero, così, le prime sfilate in costume, i giochi per bambini e, soprattutto, la tradizione del “trick or treat” - “dolcetto o scherzetto”. Negli anni ’50, grazie ai media e, in particolare, al cinema, Halloween è diventata la festa che conosciamo tutti oggi: una festa dal sapore divertente, colorato - un vero e proprio simbolo della cultura pop americana. Curiosamente, alcune regioni italiane avevano già tradizioni simili molto prima dell’arrivo di Halloween: ad esempio, in Sardegna c’era Is Animeddas, in Sicilia I morti, in Puglia Lu Calderòne, e in molte zone del Nord si accendevano lumini per ricordare i defunti. Queste antiche usanze, legate al culto dei morti, mostrano come l’idea di una notte in cui il mondo dei vivi e dei morti si avvicinano non fosse affatto estranea alla cultura italiana - solo che, con Halloween, ha assunto una veste più moderna e “pop”.
Halloween è una delle celebrazioni più amate al mondo, ma è anche una notte in cui mistero, paura e fantasia sono costrette a intrecciarsi tra loro. Non tutti, però, sanno che dietro zucche illuminate, costumi da mostri terrificanti e borse piene di dolcetti si nasconde una storia millenaria che affonda le sue radici nelle antiche tradizioni dei popoli celtici. Secondo la mitologia, le origini di questa festa vengono fatte risalire a due millenni fa, ai tempi dei Celti che abitavano le regioni dell’attuale Irlanda, Scozia e Galles. Secondo le loro usanze, il 31 ottobre rappresentava la fine dell’estate e l’inizio del nuovo anno, celebrato con la festa di Samhain, un momento nevralgico che segnava il passaggio dalla luce all’oscurità, dall’abbondanza alla carestia invernale. Si diceva che durante la notte di Samhain il limen che separava il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliava, permettendo agli spiriti di vagare sulla Terra. Per proteggersi dalle anime malevole, i Celti accendevano grandi falò, indossavano maschere spaventose e lasciavano offerte di cibo fuori dalle case, così da placare gli spiriti e assicurarsi la loro benevolenza. Con il sopraggiungere del Cristianesimo, la Chiesa tentò di sostituire le celebrazioni pagane con ricorrenze religiose: nel IX secolo, Papa Gregorio III spostò la festa di Ognissanti al 1º novembre, mentre il giorno successivo venne dedicato alla Commemorazione dei defunti. La vigilia, il 31 ottobre, divenne così All Hallows’ Eve (“vigilia di Ognissanti”), da cui deriva il nome Halloween, appunto. Ma in che modo Halloween è diventata ufficialmente una festa statunitense? Ciò accadde quando, tra il XIX e il XX secolo, milioni di irlandesi iniziarono ad emigrare nel Nuovo Continente portando con sé le tradizioni di Halloween.
Negli Stati Uniti, la celebrazione si trasformò in un momento più gioioso e comunitario: nacquero, così, le prime sfilate in costume, i giochi per bambini e, soprattutto, la tradizione del “trick or treat” - “dolcetto o scherzetto”. Negli anni ’50, grazie ai media e, in particolare, al cinema, Halloween è diventata la festa che conosciamo tutti oggi: una festa dal sapore divertente, colorato - un vero e proprio simbolo della cultura pop americana. Curiosamente, alcune regioni italiane avevano già tradizioni simili molto prima dell’arrivo di Halloween: ad esempio, in Sardegna c’era Is Animeddas, in Sicilia I morti, in Puglia Lu Calderòne, e in molte zone del Nord si accendevano lumini per ricordare i defunti. Queste antiche usanze, legate al culto dei morti, mostrano come l’idea di una notte in cui il mondo dei vivi e dei morti si avvicinano non fosse affatto estranea alla cultura italiana - solo che, con Halloween, ha assunto una veste più moderna e “pop”.

Uno dei simboli più iconici di Halloween è la zucca intagliata, conosciuta come Jack O’Lantern. Secondo una leggenda irlandese, un fabbro di nome Jack riuscì a ingannare il diavolo più volte. Alla sua morte, però, non poté entrare né in paradiso né all’inferno, e fu condannato a vagare per l’eternità con solo un tizzone acceso dentro una rapa cava per illuminare il suo cammino. Quando i Padri Pellegrini portarono la leggenda negli Stati Uniti, le rape furono sostituite dalle zucche, più grandi e facili da scavare. Così nacque l’usanza di intagliare volti spaventosi e di porre all’interno una candela, per tenere lontani gli spiriti maligni. E poi ci sono alcune curiosità legate ad Halloween, a partire dall’uso dei suoi colori: l’arancio, ovviamente, simboleggia l’autunno e il raccolto (dunque con un’idea di prosperità), mentre il nero simboleggia la morte e il mistero – un’altra delle caratteristiche peculiari di questa celebrazione. La famosa tradizione del “dolcetto o scherzetto?” ha origini antichissime: La tradizione di presentarsi alla porta del vicino e chiedere dolcetti non è certo una novità.
Nel Medioevo, la stessa attività, nota come “guising”, era diffusa in Scozia e Irlanda: il “guising” era, infatti, un’attività che impegnava i più giovani ad andare di porta in porta a chiedere soldi e cibo in cambio di canzoni, filastrocche o “giochi” da eseguire. In vista della serata più paurosa dell’anno, non potevano mancare alcuni consigli riguardanti le migliori pellicole e serie televisive da guardare con gli amici – e se siete più coraggiosi, anche da soli. Un grande classico della cinematografia horror è, ovviamente, “Halloween - La notte delle streghe” (1978) di John Carpenter: la pellicola capolavoro dell’apprezzato regista statunitense è il primo indimenticabile capitolo della serie che ha dato vita al mito di Michael Myers, simbolo per eccellenza della paura. È considerata uno dei film di Halloween per eccellenza dalla generazione Millennials, che ha trasformato la paura della notte delle streghe in un racconto con piglio umoristico davvero unico: parliamo, ovviamente, di “Hocus Pocus” (1993) di Kenny Ortega - una commedia cult per tutta la famiglia con tre streghe irresistibili tornate in vita nella notte di Halloween.
Nel Medioevo, la stessa attività, nota come “guising”, era diffusa in Scozia e Irlanda: il “guising” era, infatti, un’attività che impegnava i più giovani ad andare di porta in porta a chiedere soldi e cibo in cambio di canzoni, filastrocche o “giochi” da eseguire. In vista della serata più paurosa dell’anno, non potevano mancare alcuni consigli riguardanti le migliori pellicole e serie televisive da guardare con gli amici – e se siete più coraggiosi, anche da soli. Un grande classico della cinematografia horror è, ovviamente, “Halloween - La notte delle streghe” (1978) di John Carpenter: la pellicola capolavoro dell’apprezzato regista statunitense è il primo indimenticabile capitolo della serie che ha dato vita al mito di Michael Myers, simbolo per eccellenza della paura. È considerata uno dei film di Halloween per eccellenza dalla generazione Millennials, che ha trasformato la paura della notte delle streghe in un racconto con piglio umoristico davvero unico: parliamo, ovviamente, di “Hocus Pocus” (1993) di Kenny Ortega - una commedia cult per tutta la famiglia con tre streghe irresistibili tornate in vita nella notte di Halloween.

E a proposito di “nuovi classici” amati dai Millennials, come non citare “A Nightmare Before Christmas” (1993) di Tim Burton? Da anni oramai attorno a questa pellicola, si consuma un eterno dilemma: è un film di Natale o un film di Halloween? Nel dubbio, non si può non gustarsi questa straordinaria fiaba dark che unisce Halloween e Natale in un’atmosfera gotica e poetica. Per chi è alla ricerca di un racconto dell’orrore “vecchia maniera”, allora imperdibile è “The Others” (2001) di Alejandro Amenábar, con protagonista una straordinaria Nicole Kidman: un thriller psicologico elegante e inquietante, perfetto per una serata da brividi. Ma se parliamo di paura, è impossibile non guardare un altro grande classico del cinema dell’orrore, ossia “It “(2017) di Andy Muschietti: l’adattamento del romanzo di Stephen King ha terrorizzato un’intera generazione con il clown Pennywise. Parlando, invece, di serie tv le migliori da gustarsi nella notte di Halloween c’è senza dubbio “Stranger Things”: anni ’80, misteri sovrannaturali e un gruppo di ragazzi coraggiosi sono l’essenza per la serata di Halloween – oltre al fatto che è possibile fare un utile recap in vista della quinta e ultima stagione, attesa per la prossima fine di dicembre. Per storie davvero da incubo, consigliatissime anche la serie antologica “The Haunting of” di Mike Flanagan – dove ogni stagione mescola storie che intrecciano horror e drammi familiari. Infine, un grande classico degli anni ’90, anche questa prossima ad un reboot: “Buffy l’ammazzavampiri”, una serie straordinaria con protagonista un’adolescente che combatte i vampiri, mescolando azione, ironia e creature spaventose – divenuta un’icona della cultura popolare senza precedenti.


