A Piacenza le persone straniere sono più del 15%
L'Emilia-Romagna prima regione per presenza di immigrati. I romeni sono il 17%, seguono Marocco e Albania al 10%
Redazione Online
|4 settimane fa

Ufficio immigrazione questura
I cittadini stranieri residenti in Emilia-Romagna, al primo gennaio 2025, «toccano le 580 mila persone: si tratta del 12,9% della popolazione complessiva della nostra regione, oltre una persona su 8». Lo spiega il professore all'Università di Bologna Valerio Vanelli, co-autore di un capitolo del "Dossier statistico sull'immigrazione 2025", curato tra gli altri dal centro di ricerca Idos con il patrocinio della Regione, i cui dati, sia nazionali che sull'Emilia-Romagna, sono stati presentati ieri, 4 novembre 2025.
A livello nazionale, ha proseguito Vanelli, «l'incidenza dei cittadini stranieri è poco oltre il 9%: questo significa che l'Emilia-Romagna si conferma prima regione italiana per incidenza, seguita dalla Lombardia». Ci sono comunque differenze territoriali, aggiunge, «dato che gli stranieri preferiscono i comuni di capoluogo: l'incidenza di stranieri residenti nel Comune di Bologna, per esempio, tocca il 15,7%. A Piacenza e Parma la percentuale è sopra il 15% e Modena è sotto il 14%: tutte le altre province sono sotto la media regionale, e agli ultimi posti ci sono Ferrara, Forlì Cesena e Rimini».
Oltre ai dati demografici, poi, sono emersi quelli sulla provenienza della popolazione straniera, «che in regione fa riferimento a oltre 160 Paesi diversi: dall'Ue, in buonissima parte rumeni, sono il 22% del totale» prosegue Vanelli aggiungendo che «se mettiamo insieme i cittadini dell'Europa comunitaria e non, arriviamo a quasi la metà dei residenti stranieri, a cui seguono i cittadini dal nord Africa, più di un quarto del totale al 27%, e poi il sud est asiatico in forte crescita, al 21% del totale». In particolare, in regione, come a livello nazionale, i rumeni sono al 17% e distaccano le altre nazionalità, seguono il Marocco e l'Albania intorno al 10%, mentre a livello nazionale i due Paesi sono invertiti. L'Ucraina, infine, ha superato la Cina, collocandosi al quarto posto in regione.
Sul fronte nazionale, Pietro Pinto, del comitato scientifico nazionale del dossier statistico immigrazione, ha detto che «la percentuale dei lavoratori stranieri sugli italiani è di circa il 10%, mentre in l'Emilia-Romagna è in crescita e passa dal 12 al 13%». Un dato «essenziale, che dimostra, malgrado tutte le difficoltà, l'aumento degli stranieri nel mondo del lavoro, e anche nella capacità di integrarsi».
Il dato demografico emerso, ha commentato anche Luca Rizzo Nervo, delegato per presidente dell'assemblea legislativa alle politiche migratorie, «è rilevante dato che gli stranieri hanno in media 36 anni rispetto ai 48 degli italiani in regione, sono giovani attivi nelle nostre comunità e sempre più presenti nel mondo del lavoro».

