Piacenza a Seul, dall’arte all’economia: potenzialità per le imprese
Missione di Confindustria con una serie di incontri in Corea del Sud
Redazione Online
|6 ore fa

Il viaggio del Comune di Piacenza a Seul, organizzato in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata ai capolavori della Galleria Ricci Oddi, si è affiancato alla missione di Confindustria Piacenza, con la presenza di Giulia Silva, responsabile dell’area Internazionalizzazione di Confindustria Piacenza, arrivata direttamente da Piacenza per prendere parte a una serie di incontri in Corea del Sud.
Un percorso condiviso che ha affiancato alla dimensione culturale della missione anche un focus di natura economica e relazionale, con l’obiettivo di stringere contatti, fare rete e creare le condizioni per possibili sviluppi futuri a favore del tessuto imprenditoriale piacentino.
Nel corso del brevissimo soggiorno a Seul, la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi e Giulia Silva di Confindustria Piacenza hanno avuto modo di incontrare i rappresentanti delle istituzioni italiane presenti in Corea del Sud, con momenti di confronto che hanno coinvolto l’Ambasciata d’Italia a Seul e l’Istituto Italiano di Cultura presente nella stessa capitale.
In particolare, all’arrivo in Corea del Sud la sindaca Tarasconi è stata accolta da Vincenzo Tamarindo, Capo Ufficio e Consigliere economico dell’Ambasciata d’Italia a Seul, che ha curato l’avvio dei primi contatti istituzionali già nella serata del giorno di arrivo della delegazione del Comune.
Per l’Ambasciata d’Italia a Seul è stato inoltre incontrato Andrea Ferrara, primo segretario e responsabile degli Affari consolari e cultura.
Per l’Istituto Italiano di Cultura di Seul il confronto ha coinvolto Erika Sfascìa, direttrice ad interim, addetto culturale dell’Ambasciata d’Italia in Corea del Sud e tra le relatrici alla cerimonia di inaugurazione della mostra “piacentina” al My Art Museum.
L’incontro con i rappresentanti della Camera di Commercio Italiana in Corea (ITCCK) si è invece svolto presso High Street Italia a Seul, alla presenza della sindaca Katia Tarasconi e di Giulia Silva di Confindustria Piacenza. Per ITCCK erano presenti il segretario generale Jacopo Giuman e il manager per il business e le relazioni pubbliche internazionali Niko Plumari.
«La straordinaria risposta registrata all’apertura della mostra dedicata ai tesori della Ricci Oddi – sottolinea la sindaca Katia Tarasconi – dimostra come la cultura sia uno strumento potente di relazione e dialogo internazionale. Ma questo viaggio è stato anche un’occasione concreta per avviare e rafforzare contatti istituzionali ed economici, mettendo Piacenza al centro di una rete di relazioni che può tradursi, nel tempo, in opportunità per il nostro territorio. Cultura, istituzioni e sistema produttivo possono e devono camminare insieme».
Durante l’incontro con la Camera di Commercio Italiana in Corea sono stati approfonditi i progetti già completati e quelli attualmente in corso, alcuni dei quali sviluppati in collaborazione con ICE e con l’Ambasciata d’Italia, in un contesto – quello coreano – che sta manifestando un interesse crescente verso il Made in Italy, in particolare nel settore dei beni di consumo, con una significativa accelerazione nell’ultimo anno.
Dal 2021 Seul ospita High Street Italia, vetrina commerciale e showroom dedicato ai prodotti italiani, che offre alle aziende del nostro Paese una piattaforma strutturata per presentare le proprie eccellenze al mercato coreano. Accanto ai beni di consumo, emergono inoltre interessanti prospettive nel settore della meccanica e della manifattura, ambito nel quale la Corea del Sud – spesso definita dagli stessi coreani come “l’Italia dell’Asia” – presenta affinità e standard qualitativi elevati, creando un terreno favorevole a possibili collaborazioni industriali.
«La presenza di Confindustria Piacenza in questa missione – evidenzia Giulia Silva – testimonia la volontà del territorio di muoversi in modo coeso, mettendo insieme dimensione istituzionale, culturale ed economica. Piacenza può essere meno conosciuta rispetto ad altri territori, ma esprime potenzialità importanti e un tessuto imprenditoriale di qualità. Presentarsi insieme agli interlocutori coreani rappresenta un valore aggiunto, perché comunica unità di intenti e capacità di azione coordinata».
«Questo approccio – prosegue Silva – è particolarmente apprezzato in un contesto come quello coreano, dove la solidità delle relazioni e l’affidabilità dei partner sono elementi centrali. Occasioni come questa, nate attorno a un grande evento culturale, permettono di costruire contatti e di gettare le basi per eventuali sviluppi imprenditoriali futuri, valorizzando le eccellenze del nostro territorio».












