Raffica di tentate truffe, super lavoro per i carabinieri

Ieri ben cinque segnalazioni che hanno richiesto l'intervento dei militari a Monticelli, Carpaneto e Caorso

Redazione Online
|1 giorno fa
Raffica di tentate truffe, super lavoro per i carabinieri
2 MIN DI LETTURA
Nel primo pomeriggio di ieri, 2 dicembre 2025, tra le ore 12:30 e le ore 15:00 un’ondata di tentate truffe ha colpito alcune località della provincia di Piacenza. Prese di mira principalmente anziani e persone vulnerabili. I malintenzionati, con la consueta tecnica di inganno, si sono presentati telefonicamente come appartenenti a forze di polizia o come familiari bisognosi di aiuto urgente. Grazie alla prontezza delle vittime, le truffe sono state sventate, evitando danni materiali e psicologici.
A Monticelli d’Ongina, alle 12:30, una signora, che abita in provincia di Trento, ha segnalato un tentativo di truffa a danno di suo padre, ultraottantenne, residente nella zona di via Bodrio. L’uomo aveva ricevuto una telefonata da un individuo che si era qualificato come appartenente alle forze di polizia, informandolo di un incidente che avrebbe coinvolto sua nipote e cercando di convincerlo ad uscire per incontrarsi. Fortunatamente, l’anziano ha immediatamente avvertito la figlia, che lo ha esortato a non cedere alle richieste. La Centrale Operativa dei carabinieri di Trento a cui la figlia si era rivolta, ha prontamente informato i carabinieri della Stazione di Monticelli d’Ongina, che sono intervenuti tempestivamente sul posto. L’anziano ha confermato quanto riferito dalla figlia, tranquillizzandosi grazie al supporto ricevuto dai militari della locale stazione.
Poco dopo, alle 13:25, un altro episodio ha avuto luogo sempre a Monticelli d’Ongina, in Via Tinazzo, dove una donna ha ricevuto una telefonata da un falso “maresciallo Russo” dei carabinieri di Monticelli. Il presunto carabiniere ha riferito alla donna che la sua autovettura era stata sequestrata. Dubbiosa e preoccupata, ha prontamente contattato il 112, allertando la Centrale operativa di Fiorenzuola d’Arda. Anche in questo caso, i carabinieri della stazione di Monticelli, sono intervenuti per rassicurare la signora e confermare che si trattava di un tentativo di truffa.
Sempre nella stessa zona, una decina di minuti dopo, una terza donna ha ricevuto una telefonata in cui veniva informata che un familiare era stato coinvolto in un incidente stradale. La signora, avendo già avuto esperienza di tentativi simili, ha immediatamente interrotto la conversazione e ha avvertito subito il 112. Anche in questo caso, i carabinieri di Monticelli sono stati prontamente allertati e hanno preso contatti con la signora per rassicurarla e confermare che si trattava di un altro tentativo di truffa.
Nel pomeriggio, alle 14:30 circa, un altro tentativo di truffa è stato segnalato a Carpaneto, nella località Case Bruciate. Un’anziana signora ha ricevuto una telefonata da falsi carabinieri, che le hanno riferito di un incidente che avrebbe coinvolto un familiare. Sebbene impaurita, la signora non ha fornito alcuna informazione personale e ha richiesto l’intervento dei veri carabinieri. Sul posto una pattuglia dei Carabinieri di Carpaneto per rassicurare l’anziana donna.
Infine, alle 15:30, un’ulteriore truffa è stata tentata ai danni di una donna di 78 anni a Caorso, in Strada Provinciale di Polignano. Un individuo, con voce emotivamente carica, si è spacciato per il suo nipote, chiedendo denaro urgente per il pagamento di cure ospedaliere. La signora, inizialmente spaventata, ha cominciato a seguire le richieste, ma quando l’individuo ha insistito per ottenere anche gioielli, la donna ha cominciato a sospettare della situazione. Ha così staccato la comunicazione e ha chiamato immediatamente il 112. I carabinieri del luogo sono intervenuti con una pattuglia, informando la donna delle casistiche di questo tipo di tentativi di truffa e consigliandole di non fornire mai informazioni personali o denaro a sconosciuti.
In tutti questi episodi, il comportamento tempestivo delle vittime e la rapida risposta dei carabinieri piacentini hanno permesso di fermare in tempo le truffe. La centrale operativa di Fiorenzuola d’Arda ha coordinato le segnalazioni, mentre le pattuglie dei carabinieri, intervenendo sul campo, hanno monitorato la situazione e tranquillizzato le vittime, evitando ulteriori sviluppi di queste truffe. Ma è grazie alla consapevolezza delle vittime e al lavoro dei carabinieri della centrale operativa, che tutte le truffe sono state fermate in tempo.