Piacenza celebra la Giornata internazionale contro la violenza alle donne

L'impegno della polizia con la campagna “…questo NON è AMORE”. Martedì 25 iniziativa dell'Ausl con un momento di sensibilizzazione

Gabriele Faravelli
|1 settimana fa
La locandina dell'edizione 2025
La locandina dell'edizione 2025
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Anche a Piacenza, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne di martedì 25 novembre, prosegue l’impegno della Polizia di Stato nella campagna permanente “…questo NON è AMORE”, realizzata dalla Direzione centrale anticrimine.
Le azioni realizzate dalla Polizia di Stato in tale ambito rappresentano un importante impegno istituzionale per il contrasto alla violenza di genere, nell’ottica di contribuire alla realizzazione di un cambiamento culturale più ampio che riguardi l’intera società.
Sul tema della violenza di genere c’è la consapevolezza che molte donne, anche in situazioni di pericolo, non denunciano per paura, per vergogna o per mancanza di fiducia nelle istituzioni.
L’iniziativa “…questo NON è AMORE” intende smontare gli stereotipi e le false credenze legate alla violenza nei confronti delle donne, portando le forze dell’ordine direttamente tra la gente, nei luoghi pubblici con una presenza visibile e rassicurante, fatta di ascolto, accoglienza e informazione.
Ogni anno, le Questure organizzano numerosi eventi di sensibilizzazione sul territorio nazionale dove si registra una consistente partecipazione della cittadinanza. Proprio grazie a questi incontri informali, è possibile rompere il silenzio e aiutare le donne a riconoscere i segnali di pericolo.
Nel corso degli incontri viene divulgato un opuscolo informativo (a livello cartaceo e digitale) che tratta in modo specifico i temi della violenza domestica e di genere garantendo una prevenzione concreta. Nell’opuscolo ricorda che uscire dalla spirale della violenza è possibile: per questo sono presenti numeri utili, indirizzi dei centri antiviolenza, strumenti normativi previsti dal legislatore, storie di donne che hanno trovato il coraggio di denunciare e molto altro ancora.
Per la nona edizione del 2025, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella prefazione della brochure ricorda che “La violenza contro le donne non è mai un numero: è una vita violata, una dignità calpestata, un dolore che attraversa l’intera società. Non possiamo limitarci a contarne i casi: ogni femminicidio è una ferita che riguarda tutti, istituzioni e cittadini, e che richiede una risposta corale e responsabile”.
Testimonial della nuova edizione è Michelle Hunziker che introducendo l’opuscolo afferma: “La tutela delle donne che si ottiene con l’applicazione delle leggi deve essere supportata da un profondo cambiamento culturale, che deve avvenire nella mente e nel cuore di tutti noi. Per questo è importante sensibilizzare, specialmente i più giovani, e accompagnare le vittime di violenza verso il raggiungimento dell’indipendenza economica. Denunciare non è un obbligo né una condanna, semmai un’opportunità. È il primo passo per essere, o tornare a essere, sicure, autonome, libere”.
Per questo motivo, “…questo NON è AMORE” rappresenta un progetto strategico che mira non solo a sostenere le vittime, ma anche alla sensibilizzazione della società nel suo complesso, promuovendo una cultura basata sul genere.
L’attività di prevenzione svolta dalla Polizia di Stato si rivolge anche agli autori delle violenze grazie all’impegno delle Questure, dei centri antiviolenza e degli ospedali che hanno reso operativo il Protocollo Zeus. Al momento dell’esecuzione del provvedimento di Ammonimento del Questore, l’autore delle condotte viene informato della presenza sul territorio di centri specializzati che si occupano di offrire un percorso integrato sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle condotte tenute. In molti casi l’autore delle condotte che riesce a seguire il percorso psicologico riesce ad interrompere la spirale della violenza e gestire gli eventuali eventi successivi, evitando la recidiva.
Nell’ottica di favorire uno scambio costante di informazioni e competenze per un intervento integrato e multidisciplinare a tutela delle vittime, sono stati sottoscritti numerosi i protocolli di collaborazione tra la Polizia di Stato e la società civile per lo sviluppo di campagne di informazione e sensibilizzazione. Le intese siglate prevedono l’attivazione di reti territoriali per un supporto immediato e coordinato posto a tutela non solo delle donne, ma anche dei figli esposti alla violenza subita dalle madri.
L'iniziativa dell'Ausl
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Ausl di Piacenza e il Comitato unico di garanzia (Cug) propongono “Per rompere il silenzio”, un momento di sensibilizzazione aperto alla cittadinanza, realizzato in collaborazione con gli Amici della Lirica e il Conservatorio “Nicolini”. L’appuntamento è per martedì 25 novembre alle 16.30 nello spazio OspedArte, al primo piano del Polichirurgico dell’ospedale di Piacenza. L’evento si aprirà con la presentazione dell’installazione artistica di Francesco Summo, un lavoro che mette in luce ciò che spesso rimane nascosto: il vissuto intimo e silenzioso della violenza, le sue ombre, ma anche il bisogno e la possibilità di trovare voce, sostegno e ascolto, con gli interventi di Eleonora Corsalini, direttore sociosanitario dell’Ausl, e Valentina Ghidoni, presidente del Cug. A seguire, il concerto “La musica era il mio rifugio”, sottotitolo ispirato a una celebre citazione della scrittrice, poetessa e attivista americana Maya Angelou, realizzato dagli allievi delle classi di pianoforte di Paola Del Giudice e Grazia Petrali del Conservatorio “Nicolini”. In programma un repertorio ricco e suggestivo, tra brani solistici e a quattro mani: la “Sonata in re maggiore op. 6 per pianoforte a quattro mani” di Beethoven, alcune “Danze slave” di Dvořák, la “Partita in do minore n. 2 BWV 826” di Bach, il “Notturno op. 6 n. 2” di Clara Schumann, oltre alla visionaria “Siciliana” della compositrice e pianista settecentesca Teresa von Paradies. Le esecuzioni saranno affidate ai giovani pianisti Alberto Cammi, Carlotta Cabrini, Letizia Bonavita e Zhong Wanyun, intervallate da letture e brevi narrazioni dedicate a quattro donne che, in epoche diverse, hanno affrontato o denunciato la violenza: la stessa Angelou, la matematica alessandrina Ipazia, Lucrezia, tragica figura della storia romana, e la pittrice Artemisia Gentileschi, simbolo di coraggio e autodeterminazione artistica.
Tavola rotonda alla Cattolica
"DAL CONTRASTO ALLA PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE: I LIMITI DELLA TUTELA PENALE" è il titolo della tavola rotonda organizzata in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si terrà il 25 novembre dalle 14.30 alle 17, presso la Sala G. Piana dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Piacenza.
Un momento di confronto per interrogarsi su un fenomeno che, nonostante l’attenzione crescente, continua a segnare in modo doloroso la nostra società. L’incontro nasce con l’intento di rafforzare la consapevolezza su un tema complesso, offrendo strumenti utili per comprenderne le radici culturali, le dinamiche e le risposte istituzionali oggi in campo.
Al centro del dibattito ci sarà la recente proposta di riforma che introduce un autonomo reato di femminicidio all’art. 577-bis del codice penale e rafforza le misure di protezione per le vittime. Una novità normativa che sarà analizzata in chiave critica, mettendo in luce i possibili risvolti giudiziari, le sfide interpretative e i nodi sistematici ancora irrisolti.
Alla tavola rotonda interverranno magistrati della sfera requirente e giudicante, che porteranno l’esperienza concreta delle aule di giustizia: dalle indagini agli ordini di protezione, fino alle principali difficoltà nella gestione dei casi di violenza domestica e di genere. Accanto alla prospettiva giuridica, ampio spazio sarà dedicato al ruolo dei centri antiviolenza, fondamentali nell’accoglienza delle donne che chiedono aiuto e nel sostegno psicologico, legale e sociale nei percorsi di uscita dalla violenza.
Il confronto si estenderà anche ai temi della prevenzione, delle politiche educative e degli interventi di supporto, ricordando come la sola risposta penale non possa bastare. Gli organismi internazionali e gli studi criminologici concordano: servono strategie integrate, capaci di coniugare tutela, accompagnamento e cambiamento culturale.
L’evento si inserisce nel quadro di una serie di appuntamenti che interessano vari campus dell’Università Cattolica.
Premi del bando Cooperativa San Martino
Martedì 25, alle 11, la Cooperativa San Martino assegna i premi del bando della cooperativa “Voci al femminile, 40 anni di Cooperativa San Martino”. Per l’occasione, che celebra anche l’anniversario della nascita della Cooperativa San Martino, il 25 novembre 1986, saranno premiate Rosamaria Algieri, Maria Assunta Vitalone, Jelena Nikolic e Marie Diatta. Appuntamento nella sede di via Don A. Carozza 30/A a Piacenza, in concomitanza con la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne