A 90 anni l'orologiaio di via Roma va in pensione

Dopo 80 anni di attività - iniziata dal padre Francesco - Giovanni Bosini abbassa per sempre la saracinesca della sua bottega di via Roma. "Non ci vedo più, devo smettere"

Elisabetta Paraboschi
|3 ore fa
Giovanni Bosini nella sua bottega- © Libertà/Betty Paraboschi
Giovanni Bosini nella sua bottega- © Libertà/Betty Paraboschi
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  Qualche settimana fa aveva partecipato - insieme agli altri colleghi commercianti del quartiere - al video realizzato da Associazione Quartiere Roma per augurare buon Natale alla cittadinanza. “È l’ora giusta per dire buon Natale” aveva detto. Ma è per Giovanni Bosini, per tutti Gianni, è arrivata anche l’ora di andare in pensione. Ha aspettato di compiere 90 anni lo scorso 20 dicembre: tre giorni dopo ha abbassato definitivamente la saracinesca della sua bottega che da più di ottant’anni illuminava via Roma al civico 306.Bosini ha imparato il mestiere dal papà Francesco: una sua foto è stata appesa sopra il banco di lavoro dell’orologiaio fino all’ultimo giorno di apertura. “Mio papà lavorava dai fratelli Dallavalle sul corso Vittorio Emanuele - ricorda - ha smesso quando è andato a fare il servizio militare, ma al ritorno ha aperto questa bottega in via Roma che ancora si chiamava via Cavallotti, in quella che era la casa dei miei nonni: sarà stato appena prima dell’ultima guerra, lui fabbricava anche i pezzi di ricambio con il tornio”.“Ho fatto la prima media e a 11 anni ho incominciato a lavorare - spiega - ero figlio unico, l’orologiaio era un mestiere che rendeva e a me è sempre piaciuto, c’è sempre da imparare”. La vita di Bosini è ruotata quasi tutta attorno al quartiere: sarebbe ancora così se qualche problema agli occhi non lo avesse costretto a chiudere bottega: “Non ci vedo più, faccio troppa fatica ad aggiustare orologi - ammette - e così devo chiudere anche se mi dispiace: ho sempre fatto l’orologiaio, adesso non saprò come impiegare il tempo”. Proprio lui, che per una vita ha saputo governarlo.