«Distributore illegale? No, per uso privato». Il gip archivia

Marito e moglie erano stati accusati di avere aperto in Valtrebbia una rivendita clandestina, ma per il giudice non sono state violate le leggi

Cristian Brusamonti
15 aprile 2025|4 giorni fa
Il sequestro dell'impianto compiuto nel 2023 dalla Guardia di finanza
Il sequestro dell'impianto compiuto nel 2023 dalla Guardia di finanza
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Nel dicembre del 2023 erano stati accusati di avere messo in piedi in Valtrebbia, in un garage di loro proprietà, un vero e proprio distributore di benzina illegale per gli automobilisti, con cisterne e pompe di erogazione di gasolio agricolo che, com'è noto, può beneficiare di un'accisa ridotta. Ma adesso, per marito e moglie, cade l'accusa penale di violazione delle norme sulle accise: secondo il giudice per le indagini preliminari Vincenzo Riganti, il reato non ha fondamento ed ha quindi archiviato il procedimento. Il motivo? Il gasolio, da quanto rilevato, era destinato al solo uso privato e i quantitativi stoccabili in loco erano decisamente inferiori alla soglia di rilevanza penale.
L'avvocato difensore Francesco Monica
L'avvocato difensore Francesco Monica
  L'avvocato difensore Patrizia Alviosi  
  L'avvocato difensore Patrizia Alviosi  
Gli avvocati Francesco Monica e Patrizia Alviosi parlano di un uso improprio del carburante, ma senza responsabilità penali: per il pm Emanuela Podda non c'è nemmeno la prova dell'evasione delle accise oltre la soglia limite dei 10mila litri. Per la coppia restano però possibili sanzioni amministrative, con multe non inferiori a 5mila euro.   
La Guardia di finanza aveva sequestrato 5 cisterne da 100 litri e 3 fusti da 200, ma solo 130 litri erano effettivamente presenti. Dagli accertamenti è emerso che il marito aveva acquistato circa 500 litri di biodiesel con un socio per rifornire le proprie auto, stoccandoli per comodità nel garage. Nessuna vendita a terzi, quindi.