Rifiuti, depositate 3.200 firme per rivedere la raccolta
La cittadina promotrice dell'iniziativa ha consegnato la petizione al Comune di Piacenza. Numerosi i problemi: dalle difficoltà per gli anziani ai rischi legati alla sicurezza

Marcello Pollastri
|4 ore fa

Eleonora Poli deposita le firme in Comune
Oltre 3.200 firme raccolte in poco più di un mese per chiedere al Comune di rivedere il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti indifferenziati con modalità porta a porta. È il contenuto della petizione depositata ieri mattina in Comune da Eleonora Poli, cittadina promotrice dell’iniziativa, indirizzata alla sindaca Katia Tarasconi, alla giunta e ai consiglieri comunali.
Un documento articolato, allegato alle firme, che mette nero su bianco disagi, criticità e richieste precise. «Tale raccolta firme e tale contestazione – si legge nella lettera – non si intendono contro la raccolta differenziata, quanto per l’appunto contro un sistema che non ha i benefici promessi e assicurati dall’amministrazione». Al centro della protesta non c’è dunque il principio della differenziazione dei rifiuti, ma il modello scelto per attuarla.
I firmatari – residenti e titolari di attività commerciali, in particolare del centro storico – chiedono il ripristino dei cassonetti condominiali per l’indifferenziato, mentre i commercianti sollecitano il ritorno al precedente sistema di raccolta. Numerosi i problemi segnalati: dalle difficoltà per anziani e persone con disabilità, costretti a trasportare i bidoni dalle abitazioni ai punti di esposizione, fino ai rischi legati alla sicurezza. «Di chi è la responsabilità – si chiede la petizione – se anziano o invalido causa peso bidone cade dalle scale?».

