Addio a Stefano Mistura, un protagonista della psichiatria

Piacentino d'adozione, allievo di Basaglia, è stato autore di studi e progetti d'avanguardia. Ha approfondito i legami tra la sua disciplina e la filosofia e la psicanalisi. Per anni in città ha diretto il Dipartimento di salute mentale

Eleonora Bagarotti
Eleonora Bagarotti
|7 mesi fa
Stefano Mistura © Libertà
Stefano Mistura © Libertà
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Dopo una lunga malattia è scomparso lo psichiatra e filosofo Stefano Mistura. Aveva 80 anni. Romano di nascita e piacentino d’adozione, è stato uno dei protagonisti della psichiatria italiana e per anni a Piacenza è stato direttore del Dipartimento di salute mentale e delle Dipendenze patologiche dell’Ausl. Allievo di Franco Basaglia e di Giovanni Jervis, apprezzato conoscitore di Freud, Mistura ha vissuto gli anni che hanno portato alla liberalizzazione degli ospedali psichiatrici attraverso la legge 180, una normativa che, tra le poche in Europa, prevede che la malattia mentale sia vista come elemento legato alla salute e non come sinonimo di repressione.
Si è impegnato a fondo per favorire un connubio tra filosofia e psichiatria, psicanalisi e psicoterapia. Studioso di Baruch Spinoza e appassionato di teologia, è stato collaboratore della prestigiosa casa editrice Einaudi, e ha pubblicato diversi saggi. A lui si devono progetti terapeutici all’avanguardia, ad esempio legati alla radio e al teatro, tuttora operativi a Piacenza. Un suo volume importante approfondisce il tema dell’Autismo. Impegnato sul piano culturale, ha contribuito alla storia della rivista Quaderni Piacentini.