Aggressioni al personale sanitario, nasce il pulsante di emergenza
Il progetto pilota parte da Piacenza per la regione Emilia-Romagna. Allerterà il numero unico 112 senza passare per il centralino

Marcello Tassi
|3 settimane fa

Un momento della presentazione in prefettura - © Libertà/Marco Vincenti
A Piacenza sarà attivato entro 30 giorni un nuovo sistema di allerta immediata per contrastare aggressioni e situazioni di violenza ai danni del personale sanitario. La novità principale è l’introduzione di un pulsante di emergenza installato nelle strutture ospedaliere e territoriali: alla sua pressione, l’allarme arriva direttamente agli operatori del Numero unico delle emergenze, il 112, che lo inoltrano subito alle forze di polizia competenti, senza passaggi intermedi.
Questo sistema rende più rapido l’intervento e riduce al minimo i tempi di attivazione, diventando un modello pilota primo in Emilia-Romagna.
Le linee guida sono state approvate durante una seduta del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocata in Prefettura e allargata alla partecipazione - tra gli altri - del presidente della Regione Emilia-Romagna (in videocollegamento), del Direttore Generale dell’Ausl di Piacenza e del Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri.
Il documento definisce le «Linee operative per l’implementazione della tempestività e dell’efficienza degli interventi di emergenza da parte delle forze di polizia all’interno delle strutture ospedaliere e territoriali della Provincia di Piacenza».
L’obiettivo è rafforzare il coordinamento istituzionale per tutelare chi lavora nei servizi sanitari, sempre più esposto a episodi di tensione.
La prefetta Patrizia Palmisani ha sottolineato l’urgenza dell’intervento ricordando che solo quest’anno a Piacenza si sono registrati 35 casi di aggressione al personale sanitario.
Un dato definito «rilevante», che conferma la necessità di strumenti immediati ed efficaci. «Anche un solo caso non ci deve essere. È una questione culturale, ma è fondamentale che i sanitari siano preparati a gestire situazioni di crisi e anche la comunicazione con chi vive momenti di fragilità», ha affermato la prefetta.
Messaggio preregistrato e inoltro automatico
Il pulsante d’allarme è collegato direttamente con la centrale del NUE 112.
Quando viene premuto parte un alert immediato alla sala operativa. Viene inviato un messaggio preregistrato, con tutte le indicazioni che permettono alle forze dell’ordine di sapere subito dove e cosa sta accadendo. L’operatore del NUE inoltra l’allerta alla forza di polizia competente, in base al Piano Coordinato di Controllo del Territorio.
Il sistema elimina qualsiasi fase interlocutoria, consentendo un intervento molto più rapido.
Il personale sanitario sarà formato per evitare chiamate superflue e gestire correttamente le situazioni di crisi. Il progetto entrerà pienamente in vigore all’inizio del prossimo anno, con un tavolo di monitoraggio dopo sei mesi. «Queste linee operative - ha sottolineato la prefetta Patrizia Palmisani - collegano direttamente le strutture con il numero unico di emergenza: l’allerta parte, l’informazione arriva subito alla forza di polizia adeguata, i tempi si riducono e l’intervento è immediato. Continueremo a monitorare e a formare il personale». «Mi complimento con Prefettura, Ausl e forze di polizia - ha detto il presidente Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale -. L’emergenza-urgenza è un presidio fondamentale: dobbiamo tutelare chi vi lavora, in un contesto sociale che purtroppo ha visto aumentare fenomeni di violenza. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine è uno strumento centrale. Il lavoro di Piacenza sarà utile anche a livello regionale».
Ha illustrato la parte tecnica Antonio Pastori: «Con il sistema telefonico collegato punto a punto - ha spiegato - siamo in grado di gestire subito le chiamate, definire la tipologia dell’emergenza, preallertare le forze dell’ordine e attivare la rete di protezione locale. Ogni punto ha un sistema di risposta collegato e condivisibile con tutte le altre aree».

