Vita da cowboy nel Texas, il sogno avverato di Gloria

La borgonovese Spiaggi dal 2017 si è stabilita in una città a nord di Dallas. «Vivo tra ranch e gare di equitazione»

Redazione
|8 mesi fa
Gloria Spiaggi durante una gara di equitazione
Gloria Spiaggi durante una gara di equitazione
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Da bambina restava meravigliata ad ammirare i cavalli in una fattoria vicino casa, dove l'accompagnava il nonno in motorino, e a fantasticare di una vita fra ranch e gare di equitazione. Oggi la borgonovese Gloria Spiaggi, classe 1992, quel sogno lo ha realizzato costruendosi una vita e una professione nella patria dei cowboys, in Texas. Un «sogno americano» che ha cominciato a diventare realtà nel 2017, anno in cui Spiaggi è volata negli Stati Uniti per lavorare in un ranch a Tioga, una cittadina a nord di Dallas in Texas. ata e cresciuta a Borgonovo (dove ha frequentato l'intero ciclo scolastico dall'asilo alla Ragioneria) Spiaggi racconta di essere stata «una bambina e poi una ragazza di carattere molto chiuso, mi piaceva passare il tempo con la mia famiglia o a casa con i nostri animali. Ho sempre amato molto i cani e la natura. Per fortuna mio papà aveva terreno e tanti animali di cui occuparsi - racconta -. Per quanto mi piacesse il mio paese non mi sono mai appassionata tanto alla comunità o ad altri tipi di attività, purtroppo. Mi è sempre piaciuta tanto la pace di casa».
Appena adolescente inizia a montare a cavallo in un maneggio vicino casa: «Avevo 13 o 14 anni e da quel momento ho praticamente iniziato a trascorrere tutto il mio tempo libero con i cavalli. La decisione di partire per gli Stati Uniti è venuta molto più in là. Prima ho finito gli studi e lavorato per diversi anni in varie scuderie italiane. Poi nel 2017 ho voluto provare a venire negli Stati Uniti in quanto qui il business dei cavalli è molto più diffuso»: otto anni che Spiaggi definisce «di crescita personale e professionale».
Gloria, è contenta della sua scelta di vita?
«Sento di avere trovato il mio posto e sono molto soddisfatta. Mi occupo di addestramento di cavalli, show a livello professionale, sono coach di non professionisti e Barn manager, una figura professionale specializzata nella gestione e nell'organizzazione della scuderia, degli eventi e delle persone che lavorano al suo interno. La passione per i cavalli è qualcosa che si ha dalla nascita. Quando prende spazio non si può controllare, è un vero e proprio stile di vita. Sono felice e mi sento realizzata».
Lo stile di vita "a stelle e strisce" è come ce lo immaginiamo da qui?
«Lo stile di vita americano è molto diverso da quello italiano nel bene e nel male. È soprattutto basato sul business e sui soldi e non tanto sui rapporti personali. Gli Americani sono in generale gentili, sorridenti e piacevoli ma allo stesso tempo sanno essere anche molto freddi. Per quanto riguarda lo stile di vita quotidiano e la cucina sicuramente qui è tutto molto diverso ma fortunatamente sono riuscita a mantenere la mia 'italianità'. Con un po’ di ricerche si riesce a trovare qualsiasi (o quasi) prodotto italiano. Diciamo che riesco a vivere, praticamente, come se fossi a casa. Le uniche cose molto diverse alle quali ci si deve abituare sono le assicurazioni e la sanità».
Dopo otto anni ha preso la cittadinanza americana?
«Non ho ancora ottenuto la cittadinanza americana. È un processo lungo, costoso e complicato. Ho avuto per ora diversi visti sportivi e quest’anno sono finalmente riuscita a fare domanda per la Green Card (una sorta di permesso di soggiorno illimitato, nda)».
Cosa è cambiato negli USA con la recente elezione di Donald Trump alla Casa Bianca?»
«Con l’elezione di Trump non credo che sia cambiato ancora niente o comunque non molto in quanto sono passati poco più di tre mesi dal suo insediamento. Ero già negli Stati Uniti quando Trump fu eletto per la prima volta alla presidenza degli USA e posso sicuramente affermare che l’economia e le cose in generale andassero molto meglio con lui. Spero che con un po’ di tempo e lavoro riesca a far tornare tutto com’era».  
                                                                               Fabrizio Tummolillo