"Minacce di morte e lancio di oggetti", due anni all'ex marito

L'uomo è stato condannato per il reato di maltrattamento in famiglia ma assolto dall'accusa di violenza sessuale. All'origine ci sarebbe stato l'abuso di alcol

Paolo Marino
Paolo Marino
|10 ore fa
"Minacce di morte e lancio di oggetti", due anni all'ex marito
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Condannato a due anni per maltrattamenti nei confronti della moglie ma assolto per l’accusa di violenza sessuale. Così hanno deciso i giudici del tribunale di Piacenza al termine del processo a un operaio di 54 anni di origine tunisina residente a Piacenza. Concessa la sospensione condizionale della pena a patto che l’imputato partecipi con cadenza almeno bisettimanale e con esito positivo a un corso di recupero presso un ente o un’associazione che si occupa di prevenzione e assistenza psicologica a persone condannate per reati legati alla violenza di genere. Infine, il collegio presieduto da Stefano Brusati (giudici a latere Anna Freschi e Federico Baita) ha revocato la misura cautelare dell’obbligo di firma.
All’origine dei comportamenti violenti dell’uomo ci sarebbe stato l’abuso di alcol. Secondo la Procura, quando era ubriaco l’uomo si mostrava «accecato dalla gelosia», instaurando in famiglia «un clima di vessatoria prevaricazione» anche alla presenza dei figli. Sarebbero stati frequenti gli insulti, gli sputi, le minacce di buttarla fuori casa. «La aggrediva verbalmente, urlando e rompendo i mobili - si legge nel capo d’imputazione -, la aggrediva fisicamente, lanciandole contro una pentola di vetro, la minacciava di morte adoperando un coltello per il pane, afferrandola per i capelli e puntandole il coltello al collo mentre le diceva “ti ammazzo, tu hai un altro uomo”». Secondo la Procura l’avrebbe poi costretta ad avere rapporti sessuali, minacciandola di morte e tenendola ferma con le mani. Ma, come detto, per quest’ultima condotta è stata pronunciata una sentenza di assoluzione.